Zelensky a Fox News dopo lo scontro: “Sono grato agli Usa, ma non mi scuso con Trump”. Rubio: “Deve farlo, ci ha fatto perdere tempo”

"Vorrei Trump più dalla nostra parte e non nel mezzo: la guerra è iniziata perché Putin ci ha aggredito", ha detto il presidente ucraino L'articolo Zelensky a Fox News dopo lo scontro: “Sono grato agli Usa, ma non mi scuso con Trump”. Rubio: “Deve farlo, ci ha fatto perdere tempo” proviene da Il Fatto Quotidiano.

Mar 1, 2025 - 10:13
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Zelensky a Fox News dopo lo scontro: “Sono grato agli Usa, ma non mi scuso con Trump”. Rubio: “Deve farlo, ci ha fatto perdere tempo”

A poche ore dallo scontro senza precedenti nello Studio Ovale tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky i due presidenti restano su posizioni opposte. Il commander-in-chief continua ad attaccare il leader di Kiev accusandolo di “voler continuare a combattere”. Il presidente ucraino, in un’intervista sulla rete conservatrice Fox News, cerca toni più concilianti, mantenendo comunque ferma la posizione che senza garanzie sulla sicurezza non si può arrivare a nessun accordo. E sostiene di non doversi scusare con l’inquilino della Casa Bianca per il diverbio in mondovisione. Così, il segretario di Stato, Marco Rubio, è intervenuto alla Cnn per chiedere nuovamente al presidente ucraino: “Il leader ucraino – ha affermato il capo della diplomazia americana – dovrebbe scusarsi per averci fatto perdere tempo in un incontro che è finito in questo modo”.

“Sono molto grato agli Stati Uniti per il loro sostegno. Ci avete aiutato a sopravvivere”, esordisce Zelensky rispondendo alle accuse di Trump e del suo vice JD Vance di essere stato “ingrato” e rivolgendosi direttamente “al popolo americano” e “al Congresso”. Il presidente ucraino non pensa di doversi scusare con il presidente per l’acceso scambio alla Casa Bianca, che definisce “un brutto momento”. “Non devo nessuna scusa a Trump”, spiega. “Lo ringrazio per l’invito e lo rispetto”, ma “certe conversazioni non andrebbero fatte di fronte ai media, con tutto il rispetto per la democrazia e la stampa libera”.

Poi ammette che “senza l’aiuto americano sarà molto difficile respingere la Russia” e sottolinea più volte nel corso dell’intervista che l’Ucraina non vuole perdere la partnership con Washington. Ma ha bisogno di garanzie sulla sicurezza. “Nessuno vuole la pace più di noi”, assicura “ma una tregua senza garanzie di sicurezza dagli Stati Uniti è un tema molto delicato per la mia gente”.

Quanto al rapporto di Trump con Vladimir Putin, Zelensky cerca di trovare i toni giusti per dire che preferirebbe che il presidente americano non stesse “nel mezzo“, come ha detto lo stesso tycoon nello Studio Ovale, ma “più dalla parte dell’Ucraina” perché è la Russia che “ci ha portato la guerra in casa”. Il presidente ucraino ha anche toccato il tema delle sue dimissioni, chieste a gran voce dal senatore repubblicano Lindsey Graham, una volta suo grande sostenitore. “Solo gli ucraini possono decidere se io debba fare un passo indietro o no, gli americani votino il loro presidente”. Alla fine del colloquio Zelensky si è detto “certo” che il rapporto con Trump si possa ricucire. “La nostra è una relazione storica tra due popoli”.

Prima che l’intervista andasse in onda Donald Trump in partenza per Mar-a-Lago ha usato toni molto più duri nei confronti del suo interlocutore, accusandolo di voler continuare a “lottare, lottare, lottare” e di aver “sopravvalutato le carte in suo possesso”. Per tornare al tavolo delle trattative, è stato l’avvertimento del tycoon, il presidente ucraino “deve dirmi che vuole la pace, che non vuole fare la guerra più”, ha aggiunto dicendo di voler un cessate il fuoco subito.

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