Energia: più efficienza in casa e in viaggio. La spinta del Gse

Il Gestore dei Servizi Elettrici ha siglato due accordi strategici per promuovere la mobilità sostenibile e l’illuminazione a basso consumo L'articolo Energia: più efficienza in casa e in viaggio. La spinta del Gse proviene da FIRSTonline.

Mar 23, 2025 - 07:15
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Energia: più efficienza in casa e in viaggio. La spinta del Gse
Ricarica auto elettrica
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Mobilità sostenibile e illuminazione efficiente: si muove il Gse. Per raggiungere nuovi traguardi nel percorso italiano della transizione energetica, il Gestore dei Servizi Elettrici ha firmato due accordi strategici. Un segnale di vivacità industriale per migliorare due ambiti sociali fondamentali.

Colonnine di ricarica in autostrada

Il primo accordo è con Autostrade per l’Italia per un modello di autostrada che sviluppi le soluzioni più innovative in campo energetico. La collaborazione, da un lato, vuole ridurre l’impatto ambientale delle infrastrutture autostradali, dall’altro si rivolge agli utenti per sensibilizzarli verso una circolazione che provochi meno danni alle aree attraversate dalla rete. In pratica, si spera che si viaggi sempre di più senza inquinare. “La partnership favorirà la decarbonizzazione dei trasporti con soluzioni orientate a sostenere la diffusione di vettori alternativi, come i biocarburanti e l’idrogeno verde.” Gse e Autostrade vogliono lavorare insieme anche per cercare nuove aree dove installare colonnine per la ricarica delle auto elettriche. Il momento è favorevole perché impegna il Gestore e Autostrade a programmare interventi nel medio periodo, ossia quando la ripresa del mercato delle auto elettriche ripartirà. L’accordo è inserito nel quadro delle politiche europee per la sostenibilità ambientale, del Pniec e nelle strategie del Pnrr. Insomma, finanziamenti.

Case più green

Il secondo accordo il Gse lo ha firmato con l’Associazione dei produttori di illuminazione (Assil) e ha per obiettivo la decarbonizzazione delle imprese della filiera tramite il supporto dell’industria dell’illuminazione. C’è interesse a sviluppare best practice, a impiantare nuove tecnologie e a spingere sulla digitalizzazione. La Cina insegna e ci porta a recuperare il tempo perso. Che ricadute può avere questo accordo, che ha una ramificazione sociale molto estesa? Il mercato dei sistemi di illuminazione è sicuramente interessato a nuove apparecchiature in grado di abbattere i consumi. Famiglie e piccola industria trovano nei sistemi moderni il primo passo verso il risparmio. Ma il riflesso più grande dell’accordo dovrebbe aversi sul patrimonio immobiliare pubblico e privato, oggi ad altissimo spreco di energia. Servono soldi e progetti. L’elettricità consumata con lampade e impianti vecchi è ancora tanta. Ridurre l’impatto ambientale di un settore che fattura 3 miliardi di euro all’anno, in fondo, darebbe una spinta decisiva anche all’edilizia con la messa in campo della direttiva europea sulle case green. Senza bistrattarla, però.