Vi racconto il grande gioco delle carte di credito: l’Europa che fa?
Quali sono le reali possibilità di sviluppare un circuito europeo delle carte di credito? L'intervento di Gian Lorenzo Cosi.

Quali sono le reali possibilità di sviluppare un circuito europeo delle carte di credito? L’intervento di Gian Lorenzo Cosi
Ogni volta che paghiamo con carta di credito in Europa, passiamo quasi sempre attraverso circuiti di pagamento statunitensi. In un’epoca in cui la sovranità tecnologica è cruciale per l’autonomia strategica, la creazione di un circuito europeo sarebbe un’alternativa importante. Inoltre, in un contesto multipolare, in cui il dollaro potrebbe non essere più la valuta di riferimento, anche i metodi di pagamento possono essere strumenti di influenza geopolitica.
Il dominio americano nei pagamenti
I pagamenti con carta sono il metodo elettronico dominante nell’UE, costituendo il 56% delle transazioni senza contante nel primo semestre 2024, secondo i dati della BCE.
Un circuito (network) di pagamento gestisce le transazioni tra banche, esercenti e consumatori: chi controlla il circuito, controlla il flusso dei fondi.
Il mercato europeo è dominato dai circuiti di pagamento statunitensi, con Visa® e Mastercard® che gestiscono la maggior parte delle transazioni. Inoltre, in 13 dei 20 paesi dell’area euro, i circuiti nazionali sono stati sostituiti da quelli internazionali (statunitensi).
Carte di credito e debito: una breve distinzione
La differenza tra carta di credito e carta di debito sta nel meccanismo di addebito:
- Carte di debito: l’addebito è immediato sul conto corrente di chi paga, come per Bancomat® o V Pay® (Visa®). Bancomat® è un marchio registrato in Italia, con circa 34 milioni di carte.
- Carte di credito: l’importo viene anticipato dalla banca e addebitato successivamente al cliente, generalmente il mese dopo.
Le origini delle carte di credito
Le carte di credito hanno avuto origine negli Stati Uniti. La prima carta fu Diners Club®, ideata nel 1950 da Frank McNamara, un uomo d’affari che, durante una cena, si accorse di non avere contanti con sé. Per evitare simili disagi concepì una carta accettata da più ristoranti.
La Diners Club® è stata la prima società a emettere carte di credito, inizialmente in cartone, e nel 1951 contava già 42.000 iscritti. Oggi, Diners Club® ha un ruolo marginale e la sua operatività dipende spesso da altri circuiti, come Mastercard®
I principali circuiti di credito
I principali circuiti di pagamento a livello globale sono Visa®, Mastercard® e American Express®.
Visa® è il leader globale nei circuiti di pagamento, rappresentando da sola circa il 50% delle carte di pagamento in circolazione a livello globale. Visa Inc.®, con sede in California, non emette direttamente le carte, ma collabora con le banche, che emettono le carte.
Mastercard® detiene circa il 30% del mercato globale ed è anch’essa statunitense, con sede nello Stato di New York. Anche qui, le carte sono emesse dalle singole banche partner.
American Express® (AmEx) ha una quota di mercato globale di circa il 9%. È particolarmente forte negli USA ed ha volumi elevati per transazione. A differenza di Visa® e Mastercard®, AmEx opera come circuito di pagamento e al tempo stesso come emittente diretto delle carte.
Esistono anche altri circuiti di pagamento, come UnionPay® (Cina), JCB® (Giappone) e Discover® (USA), quest’ultimo con un funzionamento simile a quello di AmEx. Oltre ai circuiti internazionali citati e alle carte co-branded (emesse in collaborazione tra banche, negozi e i principali circuiti citati), esistono poche alternative: principalmente circuiti nazionali e operano con carte di debito o con carte revolving (rimborso rateale). Da segnalare in Italia, la società Nexi® (nata dall’evoluzione di CartaSi®) che emette carte Visa® e Mastercard® e sta ampliando la sua presenza in Europa attraverso acquisizioni strategiche.
Modelli di business delle carte di credito
Visa® e Mastercard® sono nate come joint venture tra banche e, dopo essere quotate in Borsa tra il 2006 e il 2008, sono diventate società indipendenti, controllate da grandi fondi. Questi due importanti network non emettono direttamente carte, ma forniscono la tecnologia e l’infrastruttura per facilitare le transazioni, garantendo la sicurezza e un’unica rete globale per esercenti e clienti. Le banche, come emittenti di carte, acquistano i servizi per gestire le transazioni da Visa® e Mastercard®.
I principali guadagni di Visa® e Mastercard® derivano dalle commissioni sulle transazioni, dai servizi per le banche e dalle royalties per l’uso del marchio. Invece, AmEx ® opera sia come emittente di carte che come circuito di pagamento, con commissioni più alte per gli esercenti.
Tutti e tre i principali network (Visa®, Mastercard®, AmEx) sono tra le società più redditizie al mondo, con margini operativi superiori alla media di molte altre industrie.
La diffusione delle carte di credito in Europa e negli Stati Uniti
La diffusione delle carte di credito in Europa iniziò solo negli anni ’60-’70. Di conseguenza, negli Stati Uniti, ogni adulto possiede in media quattro carte di credito. In Europa, invece, la media è molto più bassa: generalmente meno di una carta di credito per persona. Molti europei utilizzano principalmente carte di debito (come il Bancomat in Italia) per i pagamenti quotidiani e, se necessario, una sola carta di credito. Pertanto, potrebbe esserci spazio per un circuito europeo ben progettato, che offra costi competitivi e soddisfi le esigenze dei consumatori.
I costi associati alle carte di credito
Le carte di credito comportano diversi costi per i vari attori coinvolti:
- Per i commercianti: i pagamenti tramite carta comportano commissioni che i negozianti devono pagare, che variano a seconda del circuito e del tipo di carta utilizzata.
- Per i consumatori: i possessori di carte di credito possono dover pagare un canone annuale e altre spese di gestione, che dipendono dal tipo di carta. Alcune carte offrono anche programmi fedeltà, che a volte sono a pagamento.
Euro digitale
Entro il 2029, la BCE prevede il lancio dell’euro digitale, una moneta digitale garantita dalla BCE.
L’euro digitale non è pensato come un concorrente diretto dei colossi USA, ma rappresenta sicuramente un tassello fondamentale nel rafforzamento della sovranità digitale europea. Con l’introduzione dell’euro digitale, potrebbero aprirsi nuove opportunità per sviluppare circuiti di pagamento integrati con questa moneta, con soluzioni di pagamento più competitive.
Un circuito europeo: una scelta strategica
La BCE, tramite il capo economista Philip R. Lane, ha espresso preoccupazione per la dipendenza europea dai circuiti di pagamento statunitensi (anche i principali “wallet” come PayPal, Apple Pay e Google Pay sono tutti “Made in USA”). La creazione di un circuito europeo potrebbe infatti ridurre la dipendenza dai circuiti di pagamento statunitensi, offrire costi più bassi per consumatori ed esercenti e garantire autonomia strategica.
Con l’Europa proiettata verso l’euro digitale e una maggiore integrazione bancaria, creare un forte circuito europeo di carte di pagamento sarebbe una scelta strategica. Pur non essendo semplice né immediato, un’infrastruttura europea dei pagamenti potrebbe essere realizzabile attraverso joint venture o consorzi tra banche e istituzioni, come avvenuto per Visa e Mastercard negli Usa e per SEPA in UE, che ha già standardizzato i bonifici in euro in Europa.
Il consolidamento bancario europeo, come evidenziato dal via libera della BCE all’acquisizione del 29,9% di Commerzbank da parte di UniCredit, crea un terreno fertile per nuove opportunità. I principali gruppi bancari potrebbero allearsi per creare una piattaforma comune attraverso una joint venture, coinvolgendo anche fintech europee per innovare ulteriormente i pagamenti digitali. Se questa iniziativa si consoliderà, potrà evolversi fino a diventare una società indipendente, pronta a quotarsi e a competere a livello globale.