Unity, ancora licenziamenti: smantellato anche il team Behavior per gli NPC

Per ora non è chiara la magnitudine del provvedimento.

Feb 12, 2025 - 14:37
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Unity, ancora licenziamenti: smantellato anche il team Behavior per gli NPC

Unity è ancora nei guai: ha licenziato personale per la terza volta nell’arco di un paio di anni, anche se non è del tutto chiaro quanti siano stati coinvolti. Pare che sia stato smantellato tra gli altri l’intero team Behavior, che si occupava di gestire il comportamento degli NPC. Le email di avviso ai dipendenti interessati sono state inviate ieri all’alba. Mancano per ora comunicazioni e conferme ufficiali da parte della dirigenza di Unity, anche se visto che la notizia è trapelata per vie traverse è possibile che arriveranno a breve.

Unity sviluppa uno dei motori grafici 3D più popolari e diffusi nel settore dei videogiochi, ma negli ultimi due anni si è trovata piuttosto in difficoltà. Tutto è iniziato a settembre 2023, quando Unity decise di implementare un nuovo modello di tariffe tale per cui gli sviluppatori avrebbero dovuto pagare una piccola commissione per ogni volta che un gioco basato sul motore grafico veniva scaricato. Le proteste da parte degli sviluppatori furono immediate e praticamente universali: molti studi anche grossi, o comunque proprietari di giochi molto popolari, annunciarono pubblicamente l’intenzione di abbandonare per sempre Unity come partner tecnico.

Nei mesi successivi la situazione non fece altro che peggiorare. A novembre 2023 la società chiuse diversi uffici e lasciò a casa poco più di 250 persone, mentre a gennaio 2024 licenziò circa il 25% del proprio organico, pari a circa 1.800 persone. Nel frattempo John Riccitello, l’amministratore delegato della società (precedentemente aveva guidato Electronic Arts), si dimise, e Unity fu costretta a fare marcia indietro sul cosiddetto “runtime fee”.


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