Un’Estate 2025 che non finirà più: le ultime tendenze meteo preoccupano

Secondo le proiezioni meteo stagionali del modello ECMWF SEAS5, aggiornate a Maggio 2025, l’Italia si prepara ad affrontare una delle estati più durature e calde degli ultimi anni. Le mappe meteo disegnano un’anomalia termica positiva su larga scala, estesa non solo nei mesi centrali dell’estate, ma prolungata fino ad Ottobre. Uno scenario che lascia prevedere […] Un’Estate 2025 che non finirà più: le ultime tendenze meteo preoccupano

Mag 17, 2025 - 16:38
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Un’Estate 2025 che non finirà più: le ultime tendenze meteo preoccupano
Secondo le proiezioni meteo stagionali del modello ECMWF SEAS5, aggiornate a Maggio 2025, l’Italia si prepara ad affrontare una delle estati più durature e calde degli ultimi anni. Le mappe meteo disegnano un’anomalia termica positiva su larga scala, estesa non solo nei mesi centrali dell’estate, ma prolungata fino ad Ottobre. Uno scenario che lascia prevedere una stagione non solo rovente, ma anche penalizzata dalla scarsità di piogge, con effetti sensibili su agricoltura, risorse idriche e salute pubblica. Giugno: un’estate che parte in anticipo Il mese di Giugno 2025 darà subito l’impressione di trovarsi nel pieno dell’estate. Le previsioni indicano temperature superiori alla media su tutto il territorio nazionale, con scarti tra +0.5°C e +1.5°C, e picchi anomali intorno ai +2°C tra Basilicata, Puglia meridionale e Calabria ionica. Anche la Sardegna orientale e il Mar Tirreno centro-meridionale saranno coinvolti da un inizio precoce della stagione calda. Questo avvio anticipato sarà il primo segnale tangibile di un’estate che non intende rispettare i tempi tradizionali. Luglio: stabilità atmosferica e siccità incalzante A Luglio, l’anomalia termica persisterà, mantenendosi tra +0.5°C e +1.5°C. A soffrire particolarmente saranno le aree appenniniche di Molise, Campania e Puglia, dove i valori potrebbero superare localmente i +2°C. Sulle regioni settentrionali, l’influenza della cupola di calore balcanica inizierà a farsi sentire, in particolare sull’Emilia-Romagna orientale e sul confine sloveno. Ma l’elemento più preoccupante è il deficit pluviometrico, con piogge ridotte di oltre 10 mm/mese in Piemonte, Lombardia, Toscana, Marche, Molise, Calabria jonica e Sicilia settentrionale. Segnali netti di una siccità estiva che potrebbe acuirsi rapidamente. Agosto: apice del caldo, mari caldi e notti tropicali Il mese di Agosto rappresenterà il culmine del caldo. Le anomalie termiche resteranno solide e diffuse, con una concentrazione di valori elevati in Puglia centro-settentrionale, Umbria, Lazio, Toscana interna e Marche. Anche le aree costiere del Mar Ligure e del Tirreno saranno coinvolte, dove il riscaldamento delle acque marine porterà alla formazione di notti tropicali frequenti, con temperature minime superiori ai 22-24°C. Dal punto di vista delle piogge, la situazione resterà allarmante: Campania, Calabria, Sicilia sud-orientale e Basilicata saranno tra le regioni più penalizzate. L’unico segnale di parziale compensazione si osserva nel Bolognese, Ferrarese e alcuni tratti dell’Appennino centrale, dove potrebbero verificarsi episodi piovosi brevi ma localizzati. Settembre: la stagione estiva non accenna a concludersi La novità più significativa dell’estate 2025 sarà la sua eccezionale durata. Le temperature nel mese di Settembre continueranno a superare le medie, specie lungo la costa tirrenica, in Sicilia e sul Mar Ionio, con anomalie prossime a +0.5°C. Il mare caldo manterrà in vita condizioni estive, contribuendo a un potenziale aumento dell’instabilità nei casi di affondi perturbati da nord. Le precipitazioni resteranno inferiori alla norma, salvo modesti surplus nelle zone appenniniche, nella Lucania e tra Calabria tirrenica e Puglia meridionale. Ma la distribuzione delle piogge sarà molto disomogenea, spesso limitata a episodi isolati. Ottobre: persiste il caldo al Sud e sulle isole Nemmeno il mese di Ottobre segnerà la fine del caldo. Le anomalie termiche, pur in diminuzione, resteranno evidenti nel Centro-Sud, specie tra Campania, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna, con valori ancora tra +0.25°C e +0.5°C. Solo il Nord Italia sembrerebbe tornare a condizioni più vicine alla media climatica. Sul fronte delle piogge, il Nord resterà in deficit, con situazioni critiche in Lombardia, Piemonte occidentale e Valle d’Aosta. Al contrario, il Centro-Sud potrebbe sperimentare fenomeni meteo localmente intensi, in particolare tra Sicilia orientale, Calabria ionica e Salento, a causa dell’interazione tra aria calda e flussi umidi sudorientali.

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