Ucraina, il presidente Usa Trump attacca Zelensky: “Poteva raggiungere un accordo prima con la Russia”

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha accusato l’Ucraina di aver iniziato la guerra con la Russia, attaccando il capo di Stato di Kiev, Volodymyr Zelensky, affermando che “avrebbe potuto raggiungere un accordo prima” con Mosca. Dopo aver escluso il governo ucraino (e l’Europa) dai primi colloqui tra Stati Uniti e Russia tenuti ieri […]

Feb 19, 2025 - 12:38
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Ucraina, il presidente Usa Trump attacca Zelensky: “Poteva raggiungere un accordo prima con la Russia”

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha accusato l’Ucraina di aver iniziato la guerra con la Russia, attaccando il capo di Stato di Kiev, Volodymyr Zelensky, affermando che “avrebbe potuto raggiungere un accordo prima” con Mosca.

Dopo aver escluso il governo ucraino (e l’Europa) dai primi colloqui tra Stati Uniti e Russia tenuti ieri a Riad, in Arabia Saudita, per porre fine all’invasione russa, l’inquilino della Casa bianca ha anche accusato Kiev di non aver organizzato nuove elezioni durante il conflitto, riprendendo un tema già caro al Cremlino che mette in dubbio la legittimità dell’attuale leadership dell’Ucraina.

Le dichiarazioni del magnate repubblicano hanno alimentato nuovi timori in Europa, dove i vari governi temono che gli Usa possano cercare di imporre un accordo di pace favorevole alla Russia malgrado le sue violazioni del diritto internazionale, e contraddicendo direttamente le rassicurazioni fornite ieri dopo l’incontro di Riad dal segretario di Stato Marco Rubio, che aveva parlato di un’intesa “equa per tutte le parti”.

Cosa ha detto Trump su Zelensky
Capovolgendo la narrazione fin qui adottata dagli Usa sul conflitto, durante la sua conferenza stampa di ieri nella sua residenza di Mar-a-Lago, in Florida, Trump di è detto “deluso” da Zelensky e dalla reazione dell’Ucraina, che prima del vertice in Arabia Saudita si è detta “sorpresa” di non essere stata invitata ai colloqui.

“Vogliamo che tutto sia equo e che nessuno decida nulla alle nostre spalle”, aveva detto il presidente ucraino durante la sua visita di ieri in Turchia. “Non è possibile prendere decisioni su come porre fine alla guerra in Ucraina senza l’Ucraina. “Sento che sono arrabbiati per non aver avuto un posto (al tavolo delle trattative, ndr)”, ha detto il presidente Usa riferendosi al governo ucraino. “Beh, hanno avuto un posto (ai negoziati, ndr) per tre anni e molto tempo prima. Questo (il conflitto, ndr) avrebbe potuto essere risolto molto facilmente”, ha aggiunto Trump. 

“Non avresti mai dovuto iniziare (la guerra, ndr)”, ha proseguito il magnate repubblicano, rivolgendosi apparentemente al presidente ucraino Zelensky. “Avresti potuto fare un patto”. “Vogliono un posto al tavolo (delle trattative, ndr), ma… il popolo ucraino non dovrebbe avere voce in capitolo?”, ha rimarcato Trump, attaccando ancora la leadership ucraina con un argomento spesso citato dal Cremlino. “È passato molto tempo dalle ultime elezioni”, ha poi aggiunto il presidente Usa, affermando che – non si sa sulla base di quali sondaggi – il gradimento del presidente Zelensky, eletto nel 2019, era “sceso al 4%”.

“Abbiamo una situazione in cui non abbiamo più avuto elezioni in Ucraina, dove abbiamo la legge marziale” e “abbiamo un Paese che è stato fatto a pezzi”, ha proseguito il magnate repubblicano, rispondendo alle evidentemente già previste critiche su una sua adesione alle tesi della propaganda russa. “Non è una questione della Russia”, ha insistito Trump, ribadendo che le sue dichiarazioni contro Zelensky e la leadership di Kiev le ha maturate in maniera del tutto personale. “È qualcosa che viene da me”. 

Quindi il presidente Usa ha ripreso un tema che è stato al centro della sua campagna elettorale presidenziale: se ci fosse stato lui al posto di Joe Biden alla Casa bianca negli ultimi tre anni, la guerra non sarebbe mai cominciata. “Avrei potuto fare un accordo per l’Ucraina”, ha ribadito Trump. “Ciò avrebbe dato loro (agli ucraini, ndr) quasi tutta la terra, tutto. E nessuna persona sarebbe stata uccisa e nessuna città sarebbe stata distrutta”.

Adesso però è ora di trattare con Mosca e, secondo l’inquilino della Casa bianca, i colloqui hanno preso la direzione giusta. Dopo l’incontro di ieri a Riad tra il segretario di Stato Rubio e il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, Trump si è detto “molto più fiducioso”. “Sono stati molto bravi”, ha detto il presidente Usa. “La Russia vuole fare qualcosa. Vogliono fermare questa barbarie selvaggia”, ha aggiunto. “Penso di avere il potere di porre fine a questa guerra”.

Ma Trump ne ha anche per l’Europa, in attesa del nuovo vertice previsto oggi a Parigi, dicendosi favorevole alla prospettiva che i Paesi del Vecchio continente inviino proprie truppe in Ucraina, purché non si aspettino un contributo militare statunitense. “Se vogliono farlo, benissimo, sono completamente a favore”, ha detto il presidente Usa. “Non dovremo schierare (le nostre, ndr) truppe lì perché, sapete, siamo molto lontani”, ha concluso Trump, che però è apparso molto vago sulle condizioni di un possibile accordo di pace in Ucraina.