Tutto pronto per il Conclave, montato il comignolo sulla Sistina. Filoni: “Entro il 7 maggio convergeremo su un nome”
I lavori procedono spediti. Nella Cappella Sistina sono arrivate le stufe usate per bruciare le schede delle votazioni e sul tetto è stato già montato il comignolo da dove usciranno le fumate. Un ulteriore passo di avvicinamento al Conclave che inizierà il prossimo 7 maggio e che sceglierà il 267esimo Papa. Alle 16.30 di mercoledì […] L'articolo Tutto pronto per il Conclave, montato il comignolo sulla Sistina. Filoni: “Entro il 7 maggio convergeremo su un nome” proviene da Il Fatto Quotidiano.

I lavori procedono spediti. Nella Cappella Sistina sono arrivate le stufe usate per bruciare le schede delle votazioni e sul tetto è stato già montato il comignolo da dove usciranno le fumate. Un ulteriore passo di avvicinamento al Conclave che inizierà il prossimo 7 maggio e che sceglierà il 267esimo Papa. Alle 16.30 di mercoledì il maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, dal 2021 monsignor Diego Ravelli, pronuncerà le due semplici parole “Extra omnes” (“Fuori tutti”) che segneranno l’inizio ufficiale delle sessioni di votazione del Conclave.
I cardinali elettori che entreranno nella Cappella Sistina sono 133 perché due (Antonio Cañizares Llovera e John Njue) hanno segnalato la loro assenza dal Conclave per “motivi di salute“. Sono solo 4, invece, quelli che non sono ancora arrivati a Roma, come ha spiegato il portavoce del Vaticano, Matteo Bruni, in occasione di un briefing. Tra questi anche il cardinale bosniaco Vinko Puljić che ha fatto sapere che arriverà a sabato.
Il direttore della sala stampa vaticana ha anche risposto alle domande dei giornalisti su alcune indiscrezioni e misteri pre-Conclave. Innanzitutto per smentire la notizia – apparsa sui siti tradizionalisti americani e anche qualche sito italiano – su un presunto malore accusato giovedì dal cardinale Pietro Parolin (già segretario di Stato Vaticano e considerato il favorito per i bookmaker internazionali): “No, non è vero“, ha risposto Matteo Bruni aggiungendo anche che “non si è verificato nessun intervento di medici e infermieri“.
C’è poi il caso di due cardinali la cui data di nascita non è chiara, problema che comporterebbe un dubbio sul loro diritto di entrare in Conclave. Si tratta del cardinale del Burkina Faso Philippe Ouédraogo, presente a Roma dopo una modifica anagrafica che lo mantiene sotto gli 80 anni, e del keniano John Njue (che però è tra i due porporati che non parteciperanno al voto per motivi di salute): “Non tutti i Paesi godono della stessa qualità degli uffici anagrafici“, ha spiegato il direttore della sala stampa vaticana e le dichiarazioni iniziali sulla data di nascita “sono state modificate con un documento valido“, ha aggiunto.
Intanto proseguono le Congregazione pre-Conclave dei cardinali. Venerdì mattina si è tenuta l’ottava riunione, alla presenza di oltre 180 porporati, dei quali oltre 120 elettori. La Congregazioni continueranno sabato, lunedì e martedì, il giorno che precede l’inizio del Conclave. C’è un clima “sempre buono tra noi”, ha assicurato il cardinale Pierbattista Pizzaballa – patriarca di Gerusalemme e anche lui considerato tra i “papabili” – al termine dell’ottava Congregazione. Ma le dichiarazioni dei porporati non sono tutte dello stesso tenore: “Nelle congregazioni generali non c’è polarizzazione ma tensione sì“, ha commentato all’uscita della riunione il cardinale colombiano Enrique Jiménez Carvajal, ultraottantenne e quindi non elettore. “Il Papa deve assicurare l’unità di tutta la Chiesa”, ha detto invece il cardinale Fernando Filoni rispondendo ai giornalisti. Parlando del confronto in corso tra i cardinali, Filoni sottolinea che sono emersi “tanti aspetti”, si avverte “una responsabilità comune”. E alla domanda se si riuscirà a convergere su un nome di massima entro il 7 maggio, il cardinale ha risposto: “Ce la faremo come si è sempre fatto“. Il Conclave è ormai alle porte.
L'articolo Tutto pronto per il Conclave, montato il comignolo sulla Sistina. Filoni: “Entro il 7 maggio convergeremo su un nome” proviene da Il Fatto Quotidiano.