Trump e i marines in Groenlandia. Il generale Camporini: “Articolo 5? La Nato è morta”
Il tycoon: “L’isola sarà nostra al 100%, anche con la forza”. Il generale:” Per prenderla basta un battaglione”

Roma, 31 marzo 2025 – Il presidente americano, Donald Trump, non scherza: vuole la Groenlandia, a tutti i costi. Il numero uno della Casa Bianca lo ha ribadito ancora ieri durante un’intervista all’emittente Nbc, sottolineando che ha buone speranze di farlo senza la forza militare, ma che, in caso contrario, non disdegnerebbe nemmeno quella. “Prenderemo la Groenlandia. Sì, al 100%”, ha ribadito The Donald. “C’è una buona possibilità che potremo farlo senza armi, ma non escludo nulla dal tavolo”.
Più che un presidente, un giocatore di Risiko, non particolarmente interessato alle ricadute internazionali delle sue azioni. Alla domanda su una possibile reazione della Russia e del resto del mondo, Donald Trump ha risposto: “Non ci penso davvero. Non mi interessa. La Groenlandia è un argomento molto separato, molto diverso. È pace internazionale. È sicurezza e forza internazionale”. Trump e il terzo mandato: “Ci sto pensando”. Ma è vietato della Costituzione Usa
Il tycoon ha poi spiegato che il controllo diretto della Groenlandia è “necessario”. “Ci sono navi che navigano al largo della Groenlandia provenienti dalla Russia, dalla Cina e da molti altri Paesi. E non permetteremo che accadano cose che possano danneggiare il mondo o gli Stati Uniti”. Le parole del numero uno della Casa Bianca sono venute fuori dopo uno scontro diplomatico tra il suo vice, JD Vance, e il governo danese, di cui la Groenlandia è un territorio autonomo. In visita sull’isola per un giorno con la moglie Usha, Vance ha dichiarato: “Copenhagen non è stata in grado di tutelare la Groenlandia e gli interessi occidentali. Ora, quindi, tocca agli Stati Uniti, che nel futuro immediato aumenteranno la presenza militare sull’isola”. Lars Lokke Rasmussen, il ministro degli Esteri danese, non ha gradito e ha scritto su X: “Siamo aperti alle critiche, ma, ad essere onesti, non apprezziamo il tono con cui sono state fatte. Non è questo il modo di rivolgersi a degli alleati stretti, e io considero ancora la Danimarca e gli Stati Uniti degli alleati stretti”. Insomma, sembrerebbe proprio che il presidente e il suo vice ce la stiano mettendo tutta per risultare, in generale, poco simpatici a tutta la comunità internazionale. Resta il fatto che, per loro, occupare militarmente la Groenlandia sarebbe un gioco da ragazzi. Trump e il terzo mandato: “Ci sto pensando”. Ma è vietato della Costituzione Usa
Il generale Vincenzo Camporini, ex capo di Stato Maggiore delle Forze Armate, spiega che per piegare l’isola basterebbe un battaglione dei marines. “Stiamo parlando di un territorio non densamente abitato, non c’è una presenza militare della Danimarca in loco. Gli Stati Uniti potrebbero impossessarsene facilmente e in poco tempo. Una volta presi i sistemi di comunicazione, sarebbe praticamente fatta”. Il massimo del risultato con il minimo dello sforzo, dunque, anche perché in questo caso, l’articolo 5 della Nato, secondo il generale Camporini, non sarebbe applicabile, ma avrebbe conseguenze irrimediabili. “La Nato – spiega ancora Camporini – non è certo una priorità per Trump. Ma una decisione del genere sarebbe una rivoluzione. Il mio giudizio, poi, è che, al di là della sussistenza delle strutture, la Nato è morta”.