Elezioni amministrative maggio 2025: la guida agli adempimenti per i Comuni
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Saranno oltre mille i Comuni delle Regioni a statuto ordinario chiamati al voto per le elezioni amministrative del 25 e 26 maggio 2025 per il rinnovo di sindaci e consigli comunali: la guida a tutti gli adempimenti a cura dell’ANCI.
L’appuntamento elettorale, fissato ufficialmente dal decreto del Ministero dell’Interno del 24 marzo, si svolgerà su due giornate:
- domenica dalle 7 alle 23
- e lunedì dalle 7 alle 15.
L’eventuale secondo turno è previsto per l’8 e 9 giugno.
Elezioni amministrative maggio 2025: la guida agli adempimenti per i Comuni
Per aiutare le amministrazioni locali a orientarsi tra norme, scadenze e procedure, l’ANCI ha pubblicato un vademecum aggiornato. Il documento rappresenta una guida operativa dettagliata: fornisce indicazioni sui passaggi da seguire per la presentazione delle liste, sulle modalità di elezione dei sindaci e sulla composizione dei consigli comunali, con particolare attenzione agli obblighi di trasparenza e comunicazione istituzionale.
Normativa aggiornata e calendario operativo
Alla base della tornata elettorale c’è il decreto-legge del 19 marzo 2025, n. 27, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 65. Il testo definisce la durata delle votazioni e introduce alcune novità per facilitare l’affluenza alle urne. In deroga alle disposizioni precedenti, le operazioni di voto si terranno anche di lunedì, scelta finalizzata a favorire una partecipazione più ampia.
Il calendario degli adempimenti, allegato al vademecum, scandisce le scadenze da rispettare prima e dopo le elezioni, dalla raccolta delle firme alla proclamazione degli eletti. In caso di ballottaggio, lo scrutinio avverrà immediatamente dopo la chiusura dei seggi, preceduto da quello relativo agli eventuali referendum che si terranno nelle stesse giornate.
Referendum abrogativi in contemporanea
L’8 e il 9 giugno, infatti, si voterà anche per cinque referendum abrogativi, approvati dalla Corte Costituzionale con le sentenze del 20 gennaio 2025. In caso di sovrapposizione con le amministrative, il conteggio delle schede referendarie avverrà per primo, seguito dallo spoglio delle elezioni locali. Lo scrutinio per eventuali consultazioni circoscrizionali sarà rinviato al martedì mattina.
Regole per i seggi e compensi maggiorati
La normativa prevede una serie di disposizioni specifiche per i seggi elettorali. In presenza di consultazioni simultanee – amministrative e referendarie – valgono le regole del D.P.R. n. 361/1957. Tuttavia, per quanto riguarda l’organizzazione e i compensi del personale di sezione, si fa riferimento alle disposizioni vigenti per ciascun tipo di voto.
Ai componenti dei seggi, nei casi di votazioni comunali su due giorni non abbinate ai referendum, spetterà un aumento del 15% sugli onorari previsti dalla legge n. 70/1980. Per i referendum, invece, sono confermate le maggiorazioni fisse per ciascun quesito aggiuntivo.
Le spese organizzative saranno divise proporzionalmente tra lo Stato e gli enti coinvolti, in base al numero di consultazioni svolte.
Voto per gli elettori fuori sede: sperimentazione al via
Tra le novità principali del decreto figura una disciplina sperimentale per i cittadini temporaneamente domiciliati fuori dal proprio Comune. Questa misura, già testata in occasione delle elezioni europee, consente agli elettori che si trovano in un altro Comune per almeno tre mesi di richiedere di votare nel luogo in cui risiedono temporaneamente. La richiesta dovrà essere presentata entro 35 giorni dal voto, con possibilità di revoca fino a 25 giorni prima della data fissata.
I Comuni che riceveranno tali richieste dovranno istituire sezioni speciali ogni 800 elettori fuori sede ammessi, o integrare gli elenchi delle sezioni esistenti con una tolleranza fino al 10% rispetto agli iscritti. Dove non si raggiunge la soglia degli 800 richiedenti, si procederà alla redistribuzione su base ordinaria, rispettando comunque i limiti previsti.
Una tornata elettorale sotto il segno della semplificazione
Il nuovo quadro normativo punta a rendere le consultazioni più accessibili, ordinate e partecipate. Con il doppio giorno di voto, la possibilità per i fuori sede di esprimere la propria preferenza e un sistema più chiaro per la gestione dei seggi, l’obiettivo è garantire una maggiore inclusività e una gestione efficiente delle operazioni.
In attesa del voto, il vademecum rappresenta una guida pratica per affrontare ogni fase del processo elettorale, dalla pianificazione fino alla chiusura delle urne.
Documenti utili
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