Carfagna (Noi Moderati): “La difesa Ue è prioritaria. Meloni saprà fare sintesi”

La neosegretaria del partito di Lupi: “L’idea di Azione? Suggestiva e irrealizzabile. Ma parte dell’opposizione ora coglie l’enormità della partita in atto in Europa”

Mar 31, 2025 - 03:53
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Carfagna (Noi Moderati): “La difesa Ue è prioritaria. Meloni saprà fare sintesi”

Roma, 31 marzo 2025 – ​​​​​Nella maggioranza convivono di fatto due linee differenti, se non opposte, su Europa e politica estera: è possibile, e fino a che punto, tenerle insieme? “È possibile e i fatti degli ultimi tre anni lo dimostrano – avvisa netta Mara Carfagna, da pochi giorni nuova segretaria di Noi Moderati –. È innegabile che ci siano sensibilità e posizioni diverse, ma sull’Ucraina, sulla difesa europea e, in prospettiva, sui dazi e sui rapporti transatlantici, la maggioranza ha dimostrato sempre di sapere trovare un punto di sintesi. Le interviste o i comizi contano, ma i voti parlamentari contano di più. E bisogna saper distinguere tra certe provocazioni verbali e la sostanziale unità che si è registrata nelle scelte, anche le più divisive. Giorgia Meloni ha guidato questo processo con capacità ed equilibrio e le andrebbe riconosciuto da tutti: se il governo si fosse diviso saremmo davvero, in questo momento, l’anello debole d’Europa”.

Qual è la posizione di Noi moderati sui dossier chiave dell’Europa e del rapporto con Trump?

“Noi Moderati aderisce al gruppo dei Popolari europei ed è in sintonia con il suo orientamento. La nuova difesa europea non è un’opzione: è un obbligo determinato dalla volontà di disimpegno americana e dalle mire espansionistiche russe, che dovrebbero essere evidenti a tutti. Allo stesso modo, sosteniamo una risposta intelligente ai dazi Usa annunciati per il 2 aprile: il rapporto con Trump è difficile ma deve essere fatto ogni sforzo per non rompere gli storici legami tra Europa e Stati Uniti”.

Meloni ha richiamato l’attenzione sull’interesse nazionale, come è accaduto per l’Ucraina durante il governo Draghi. Pensa che sia una strada possibile con queste opposizioni?

“Vedremo. C’è una parte dell’opposizione che comincia a rendersi conto dell’enormità della partita in atto e delle minacce al nostro benessere e alla nostra sicurezza, se non sarà gestita al meglio. In altri Paesi europei, penso alla Germania, si è già fatto strada un atteggiamento bipartisan riguardo alla difesa europea. Può accadere con singole forze anche da noi”.

Carlo Calenda ipotizza una maggioranza di “volenterosi” che veda insieme le forze centriste fino a un pezzo del Pd. È una prospettiva?

“L’idea di un rassemblement dei moderati è suggestiva ma la verità è che finora è risultata irrealizzabile. Ogni singola competizione elettorale, fino alle ultime Europee, ha segnalato un orientamento bipolare degli elettori e ha punito le posizioni terzopoliste. Altro discorso è il rafforzamento della componente moderata della maggioranza. Sono in campo con Noi Moderati per questo: più peso avranno le forze della responsabilità, meno ne avranno le voci populiste e anti-europee che puntano alla disgregazione dell’Unione”.

Quali è il significato della sua nomina a segretaria e quale è il ruolo che può avere il partito?

“È una nuova responsabilità che sento moltissimo e alla quale intendo dedicarmi con tutte le mie energie. Due gli obiettivi principali che vedo per noi: il primo è intercettare e convincere a tornare alle urne quei nove milioni di italiani che si definiscono moderati ma che hanno smesso di votare. Viviamo tempi eccezionali: l’astensionismo è un lusso che nessuno può più permettersi se non vuole restare schiacciato dalle decisioni altrui. Il secondo traguardo è irrobustire l’area moderata della maggioranza, non solo sui grandi temi internazionali ma anche per dare una netta priorità alle scelte nazionali che più interessano i cittadini: istruzione di qualità, sanità efficiente, difesa del potere d’acquisto del ceto medio, una seria lotta all’immigrazione clandestina”.