Tresigallo, cosa vedere nella città metafisica immersa nella pianura ferrarese
Tresigallo spicca nella pianura ferrarese come la piccola capitale del razionalismo, una 'città metafisica' che rievoca i dipinti di De Chirico.

Un gioiello architettonico unico nel suo genere è incastonato nel verde della pianura a metà strada tra Ferrara e le Valli di Comacchio. Si chiama Tresigallo, ed è nota come “città del razionalismo e della metafisica”. Una visita a questo borgo proietta in una dimensione sospesa tra geometria e sogno, offrendo un’esperienza ricca di suggestioni. Scopriamo, dunque, quali peculiari tesori è pronta a svelare questa perla del ‘900 che appare come un dipinto di Giorgio De Chirico a cielo aperto.
Tresigallo, piccola capitale del razionalismo italiano
Sorto sulla sponda sinistra del Po di Volano, nella pianura orientale della provincia di Ferrara – a 20 km chilometri dalla città estense e a 40 km dalla Costa Adriatica – Tresigallo è un antico centro di origine medievale che ha vissuto il suo periodo più importante a partire dagli anni Trenta del Novecento, quando venne iniziata la costruzione di una strada a lunghi rettifili per accorciare le distanze da Ferrara.
Gli anni successivi videro un mutamento sostanziale dell’aspetto del paese, per volere dell’allora ministro dell’Agricoltura e Foreste Edmondo Rossoni, nativo del luogo, che trasformò la cittadina secondo i canoni dell’architettura razionalista. L’intento era quello di costruire una città utopica in cui veder realizzata la collaborazione di classe tra lavoratore e datore di lavoro.
Furono realizzate strade, piazze, grandi infrastrutture, centri sportivi, educativi, sanitari, industriali, tutti secondo una logica urbanistica e simbolico-formale. Palazzi ed edifici in stile razionalista, simmetrie precise e ben definite, linee pulite ed essenziali, tinte color pastello valsero a Tresigallo l’appellativo di “città metafisica”.
A differenza della “città nuove” create dal regime fascista, Tresigallo fu una “città di rifondazione”, dotata di servizi pubblici all’avanguardia per l’epoca. La cittadina venne inoltre arricchita con un arredo urbano costituito da oltre cento lampioni, fontane, panchine e centinaia di alberi.
Oggi Tresigallo – capoluogo del comune di Tresignana, con una popolazione che si aggira intorno ai 4500 abitanti – spicca per la sua unicità tra le città di nuova fondazione, tanto da aver ottenuto il riconoscimento di “Città d’arte”. Nella sua interezza, questo affascinante borgo rappresenta un bene storico e culturale, da rivalutare e tutelare in quanto tale.

Piazza della Repubblica
Una visita a Tresigallo vi farà immergere immediatamente nelle atmosfere del tempo. Il punto da cui si può partire è la piazza principale della città (un tempo chiamata Piazza della Rivoluzione) che, vista dall’alto, svela una particolare forma a “D”, che ricalca le geometrie dei teatri dove la platea rappresenta il luogo di accoglienza. Proprio in virtù della sua conformazione che assecondava l’acustica, la piazza ospitò numerose rappresentazioni teatrali e musicali.
Al suo centro sorge una fontana, circondate dalle sculture bronzee di quattro gazzelle protese nell’intento di abbeverarsi. Lo spazio è delimitato da una cortina di edifici, tra cui il Teatro ‘900, costruito a più riprese tra il 1933 e il 1939, dove Edmondo Rossoni portò la grande opera lirica. Piazza della Repubblica si colloca lungo l’asse urbano che collega simbolicamente il luogo del lavoro (la zona industriale) al luogo della memoria (il cimitero). Quest’ultimo ha di recente ottenuto il riconoscimento del marchio “Cimiteri monumentali e storici dell’Emilia-Romagna”.
Chiesa di Sant’Apollinare Vescovo e Martire
Di origine Romanica, la Chiesa di Sant’Apollinare Vescovo e Martire esisteva fin dal 1100, venne poi ristrutturata in epoca barocca e rifatta in stile moderno nel 1930, con la torre campanaria che nel corso del tempo ha subito diverse trasformazioni. L’ultimo lavoro ha riguardato il tetto, completamente rivisto nel 2011.
Attorno alla Chiesa si sviluppa lo scenografico porticato curvilineo, che enfatizza prospetticamente l’intero snodo urbano, impreziosito nella parte superiore da una lunga sequenza di formelle lapidee raffiguranti simboli della cultura agricola del territorio.
Casa della Cultura ed edificio ‘Sogni’
Tra le attrazioni di Tresigallo, c’è la Casa della Cultura, uno degli edifici più rappresentativi del borgo. In origine “Casa della GIL”, ossia luogo deputato alla formazione fisico-ideologica dei giovani, comprendeva una vasta palestra attrezzata, il magazzino degli attrezzi sportivi, gli spogliatoi, l’ufficio del custode e i bagni. Oggi, questo significativo esempio di architettura Razionalista, è sede della Biblioteca Comunale.
Vicino, ci si imbatte nell’edificio denominato ‘Sogni’, uno dei luoghi più fotografati del borgo. Anticamente era destinato a spogliatoi e bagni per i giovani inquadrati nelle formazioni propagandistiche del regime, mentre attualmente è un punto di ritrovo per importanti mostre d’arte.

Casa del Ricamo e Casa del Fascio
Negli anni Trenta, la Casa del Ricamo era un centro didattico-formativo destinato alle ragazze madri che facilitava l’integrazione delle giovani nel mondo del lavoro e nella società. Tra gli edifici più rappresentativi dell’architettura razionalista troviamo la Casa del Fascio, rivestita in marmo bianco, che in passato costituiva il centro nevralgico della vita politica del paese. Di rilievo anche la Colonia Post Sanatoriale, che durante il periodo della rifondazione del paese ospitava donne in fase di convalescenza in vista del loro reinserimento lavorativo.
Palazzo Pio
A circa 1 km fuori dal centro abitato si incontra un altro edificio di grande valore storico: Palazzo Pio. Considerato un felice esempio di costruzione cinquecentesca, fu eretto tra 1517 ed il 1531 su ordine di Alessandro Feruffino, capitano delle milizie di Alfonso I d’Este, duca di Ferrara.
Poco si sa della struttura cinquecentesca, pesantemente rimaneggiata nei secoli successivi, principalmente per adattarla all’uso che di volta in volta veniva fatto del complesso, da residenza di villeggiatura signorile, da cui partire per battute di caccia nei boschi circostanti ad azienda agricola, da foresteria a mulino (demolito nel 1895), infine a magazzino.
Tresigallo, “città giardino”
Oltre a essere una “città metafisica”, Tresigallo è il luogo perfetto anche per chi ama il turismo slow a contatto con la natura. Se siete appassionati di cicloturismo, durante la bella stagione potete scoprire l’itinerario che, partendo da Tresigallo, si snoda verso Final di Rero, fiancheggiando la strada provinciale sotto un filare di platani. Giunti nella frazione, si prosegue a sinistra e qui, attraversando la via Delle Siepi, si costeggia il fiume Po di Volano per circa 1,5 chilometri, fino al bivio che conduce a Rero.
Per chi ama il turismo fluviale, c’è una darsena attrezzata con tavoli da picnic e un piccolo pontile che consente l’attracco di barche. Al centro di Tresigallo, sulla via che da Ferrara porta al mare, sorge invece il Parco degli Sceriffi Ecologici, attrezzato con giochi per bambini e tavoli da picnic, dove si può godere del massimo relax sotto l’ombra di alberi maestosi.