Treni, disagi a raffica: "Ora basta: si pronunci l’Autorità dei trasporti"

Palazzo Donini sostiene che cantieri e lavori non rispettano l’accordo quadro "Alcune opzioni risultano eccessivamente penalizzanti per i pendolari umbri" .

Mag 3, 2025 - 06:40
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Treni, disagi a raffica: "Ora basta: si pronunci l’Autorità dei trasporti"

Troppi i disagi per i pendolari che usano il treno in tutta l’Umbria. Al punto che la Regione ha deciso di rivolgersi all’Autorità di regolazione dei trasporti. Una vera e propria frattura tra Rfi e Palazzo Donini, dovuta a lavori di varia natura che stanno mettendo in grandissima difficoltà il trasporto ferroviario umbro. Con l’assessore regionale, Francesco De Rebotti, che he deciso di mettere i puntini sull “i”: "Pur comprendendo le esigenze determinate dal completamento degli interventi finanziati con fondi Pnrr per il miglioramento tecnologico dell’intera rete ferroviaria nazionale, e le correlate modifiche temporanee alla programmazione dei servizi di trasposto ferroviario – dice –, alcune opzioni gestionali assunte risultano eccessivamente penalizzanti per parte dei pendolari umbri e toscani, sicuramente per quelli di Orvieto e Chiusi" scrive De Rebotti. "In particolare – prosegue l’assessore umbro ai Trasporti - la retrocessione del treno 598 in linea lenta, con l’allungamento del tempo di percorrenza connesso, rende ancora più complessa e impegnativa la quotidianità di molti cittadini clienti del servizio di trasporto ferroviario. La Regione Umbria non può accettare il mancato rispetto dell’accordo quadro a suo tempo sottoscritto con Rfi, che prevede che tutti treni regionali umbri transitino su linea direttissima. In tal senso ci rivolgeremo ad Art, Autorità di Regolazione dei Trasporti, chiedendo una verifica sul rispetto dell’accordo in essere".

Su Orvieto c’è il tema supplementare dei treni che fanno riferimento alla regione Toscana che, sempre a causa degli interventi attualmente in atto, si attestano il momento ad Orte, determinando ulteriori appesantimenti causati da ritardi, coincidenze complesse e indeterminatezza degli orari. Per una verifica su quest’ultima situazione chiederemo anche un incontro con la Regione Toscana, con l’intento di costruire una proficua collaborazione a tutela dei diritti dei cittadini pendolari di entrambe le Regioni".

Sulla questione ha presentato un’interrogazione al ministro Matteo Salvini, la deputata umbra del Pd, Anna Ascani. "Chi lavora o studia a Roma per tornare a casa ci mette molto più tempo: in altre parole ulteriori disagi e complicazioni nell’assoluto disinteresse del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Non è accettabile che i pendolari umbri vengano trattati come cittadini di serie B".