La prossima settimana si preannuncia sotto il segno del maltempo, con un quadro
meteo in progressivo peggioramento su gran parte della Penisola. Dopo un inizio di Maggio già caratterizzato da condizioni atmosferiche instabili, l’ultima tendenza modellistica conferma un
ulteriore deterioramento delle condizioni meteorologiche, soprattutto al Nord e su parte delle regioni centrali.
Fin dalle prossime ore, e per almeno un paio di giorni, è attesa una
fase perturbata intensa, alimentata da un
flusso occidentale instabile. Questo flusso, in progressivo rinvigorimento, trasporterà
sistemi depressionari in quota dalla Francia verso il Nord Italia, dando vita a precipitazioni copiose e persistenti.
Il Friuli-Venezia Giulia è già interessato da forti piogge, con accumuli che in alcune zone hanno
superato i 100 millimetri, e nelle prossime 24 ore si potranno toccare punte
fino a 250 millimetri, soprattutto tra
la Venezia Giulia e l’estremo Est del Veneto. Aumenta, di conseguenza, il
rischio di dissesti idrogeologici e allagamenti.
Anche l’alto Piemonte, l’alta Lombardia, il Levante Ligure, l’alta Toscana e la Romagna saranno coinvolti, con precipitazioni intense che potrebbero estendersi
fino alle Marche settentrionali. La parte centrale della settimana vedrà
una persistenza dell’instabilità, grazie a una
circolazione ciclonica più ampia e posizionata sull’Europa occidentale, che continuerà a richiamare
aria umida e instabile sulle nostre regioni settentrionali. Nonostante qualche pausa nelle precipitazioni sul
basso Adriatico e sul Meridione, non si esclude il coinvolgimento anche di queste aree, soprattutto a causa di
fenomeni locali legati all’instabilità pomeridiana. Verso altri affondi freddi nella seconda parte di Maggio
In prospettiva nel corso della prossima settimana, si delinea un possibile
cambiamento nella configurazione atmosferica: l’ingresso di correnti
più settentrionali, anche nord-occidentali, potrebbe determinare un
raffreddamento più diffuso e persistente. Questo nuovo assetto barico porterà con sé non solo temperature
più basse rispetto alla media del periodo, ma anche una
nuova fase perturbata più estesa, capace di coinvolgere
anche il Sud Italia, con
rovesci e temporali a tratti intensi. Nel complesso, l’
evoluzione meteo mostra segnali chiari:
nessuna stabilizzazione in vista, ma piuttosto l’inizio di una
fase prolungata di maltempo, contraddistinta da
piogge frequenti, venti sostenuti e un generale calo termico, più marcato sul
Centro-Nord, ma percepibile anche altrove. Una
primavera che stenta a decollare, inchiodata da
correnti instabili e fresche che continueranno a dominare lo scenario meteo italiano
Meteo con ulteriore escalation del freddo dalla Scandinavia