Track Art: i ritratti dei bambini scomparsi dipinti sui camion del Pakistan per ritrovarli e riportarli a casa
Cosa ci fanno i ritratti di bambini pakistani sui camion del paese? Non si tratta di una semplice trovata artistica, ma di una campagna lanciata da Berger Paints con l’obiettivo di ritrovare i bambini scomparsi. In Pakistan si tratta di un fenomeno tragicamente comune: ogni anno oltre 3.000 bambini scompaiono, spesso sfollati nelle aree più...
Cosa ci fanno i ritratti di bambini pakistani sui camion del paese? Non si tratta di una semplice trovata artistica, ma di una campagna lanciata da Berger Paints con l’obiettivo di ritrovare i bambini scomparsi.
In Pakistan si tratta di un fenomeno tragicamente comune: ogni anno oltre 3.000 bambini scompaiono, spesso sfollati nelle aree più remote, dove le possibilità di trovarli sono estremamente limitate.
@Campaigns of the world
Il progetto, intitolato Truck Art Childfinder, realizzato in collaborazione con BBDO Pakistan, l’artista e attivista Samar Minallah Khan e l’ONG Roshni Helpline, sfrutta la popolare arte locale conosciuta come Truck Art per riportare a casa i bimbi di cui si sono perse le tracce.
©Caples Awards
La Truck Art è una tradizione artistica molto radicata nel paese e dato che i camion decorati percorrono migliaia di chilometri, attraversando tutta la nazione, sono il mezzo ideale per diffondere i ritratti dei bambini scomparsi, raggiungendo anche le zone più isolate, accompagnati da un numero di telefono per raccogliere informazioni da chiunque possa averli visti.
So proud of my amazing truck art team for making this campaign happen! Thanks to Roshni organisation and the messages…
Posted by Samar Minallah Khan on Saturday, August 7, 2021
In questo modo, l’arte diventa uno strumento potente di sensibilizzazione, che unisce creatività, innovazione e un impatto sociale tangibile.
©Caples Awards
Fin dall’inizio la campagna si è rivelata molto produttiva: nelle prime quattro settimane sono stati ritrovati ben tre bambini, senza contare le oltre 3.000 telefonate ricevute, di cui 500 contatti considerati significativi. E man mano nel tempo, grazie alla continua diffusione dei ritratti sui camion, ne sono stati trovati molti altri.
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