“Toc-toc, c’è qualcuno?”. Orsolini chiama il ct Spalletti: è diventato il miglior esterno italiano in Serie A

Toc-toc, c’è qualcuno? Riccardo Orsolini continua a fare gol e cerca (ancora) il ct Luciano Spalletti. “Volevo salutare un amico a casa”, aveva detto il giocatore del Bologna dopo aver bussato la prima volta in telecamera nello straripante 5-0 casalingo contro la Lazio. Due settimane dopo, al Penzo di Venezia, l’esultanza è stata la stessa: prima l’eurogol, poi uno sguardo ai telespettatori e un saluto al suo “amico”, come a voler dire “è arrivato il mio turno”. E anche i dati gli stanno dando ragione: dal 2022, infatti, nessun giocatore italiano ha segnato più gol in Serie A di Orsolini: 32 reti, di cui già 11 in questa stagione. Con la maglia rossoblù sono 61 in 7 anni, a -4 dall’icona Marco Di Vaio (oggi direttore sportivo del club). Protagonista dentro e fuori dal campo di un Bologna formato Champions, l’attaccante continua a mandare messaggi forti e chiari.

Il rapporto con Italiano e il capogruppo del Bologna

Straripante e bella da vedere. Le ricette di un Bologna dinamico e divertente sono principalmente tre: la forza del gruppo, Vincenzo Italiano e Riccardo Orsolini. La prima e la terza vanno di pari passo: collante di uno spogliatoio rinnovato dopo la storica stagione di Thiago Motta, il numero 7 rossoblù è il manifesto di una squadra che sta replicando un’annata storica. Leader emotivo e tecnico (il gol al volo contro il Venezia non è un gesto “normale”), Orsolini ha sempre una buona parola per tutti. I tifosi, lo stadio e Vincenzo Italiano: “Oggi è il miglior allenatore in Serie A. E ci aggiungo: sottovalutato. Il mister è riuscito a limare alcuni suoi difetti che si portava da Firenze, a livello tattico e anche a livello gestionale. Ha fatto lui uno step in più. E noi, con le nostre qualità, con la nostra unione, siamo riusciti a fonderci con lui: è venuto fuori un mix perfetto. Ci ha portato delle cose che non avevamo, alcune caratteristiche tattiche: la verticalizzazione, difendere venti-trenta metri più avanti, l’esaltazione degli esterni d’attacco”. Così l’attaccante del Bologna aveva parlato al Resto del Carlino del suo attuale allenatore: “Lui è un puro, come me, non ti nasconde un’emozione, nel bene e nel male. Se ti vuole mandare a quel paese ti ci manda. Ma è bellissimo, a me questo rapporto così fa impazzire, perché siamo uguali. Se sei una persona non costruita, io ti do tutto: come Sinisa”. A 8 giornate dal termine del campionato, i rossoblù lo stanno facendo di nuovo: 56 punti e un quarto posto in solitaria (a +1 dalla Juventus) stanno riaccendendo nuovamente “Dark” Bologna e la sua piazza per un’altra festa.

Orsolini bussa alla porta della Nazionale italiana

La nuova versione di Riccardo Orsolini è nettamente la migliore della sua carriera: “Penso di essere nel pieno della maturità e della consapevolezza: non sono più un ragazzino e non sono ancora un vecchietto”. Dopo aver vestito la maglia dell’Italia per 7 volte (l’ultima risale all’amichevole dello scorso 6 giugno contro la Turchia), ora Orsolini desidera una nuova chiamata per poter trascinare il tricolore nuovamente ai Mondiali. Dopo la mancata opportunità con la Juventus a 19 anni, il Dall’Ara è diventato casa. Intanto, la bussata in telecamera con il Bologna sembra essere diventata routine: “Finché posso continuerò a esultare così”. Spalletti, messaggio ricevuto?

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