TABÙ SFATATO! Lorenzo Musetti batte finalmente Tsitsipas e plana in semifinale a Montecarlo!

Lorenzo Musetti, per la prima volta in carriera, raggiunge la semifinale in un Masters 1000. A Montecarlo, il toscano batte per la prima volta in carriera Stefanos Tsitsipas: il greco, tre titoli nelle ultime quattro edizioni del torneo, è costretto a cedere per 1-6 6-3 6-4. Per la terza volta consecutiva c’è un italiano nei […]

Apr 11, 2025 - 18:18
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TABÙ SFATATO! Lorenzo Musetti batte finalmente Tsitsipas e plana in semifinale a Montecarlo!

Lorenzo Musetti, per la prima volta in carriera, raggiunge la semifinale in un Masters 1000. A Montecarlo, il toscano batte per la prima volta in carriera Stefanos Tsitsipas: il greco, tre titoli nelle ultime quattro edizioni del torneo, è costretto a cedere per 1-6 6-3 6-4. Per la terza volta consecutiva c’è un italiano nei migliori quattro nel primo 1000 rosso, dopo le due volte di Jannik Sinner nel 2023 e 2024. Il prossimo ostacolo è rappresentato da Alex de Minaur: l’australiano, battendo 6-0 6-0 Grigor Dimitrov in tre quarti d’ora, è diventato il primo giocatore dall’istituzione dei Super 9/Masters Series/Masters 1000 a infilare una “bicicletta” in una partita di questa categoria tra quarti, semifinali e finale.

Storia strana, quella dell’inizio. Musetti recupera da sotto 40-0 nel primo game, Tsitsipas decide di venire più vicino alla rete e di prendersi così il primo game, per poi trovare subito dopo il break che lo manda sul 2-0 e poi 3-0 in poco più di 10 minuti. Il toscano viene soccorso dal fisioterapista per problemi a un tallone, poi riesce a salvare un game difficile tenendo per la prima volta il servizio. Non ci riesce, però, un paio di giochi dopo, e a Tsitsipas gira bene anche la questione fortuna con un nastro che gli regala il 5-1. Il 6-1 arriva poco dopo, alla seconda chance.

Il numero 2 azzurro, ad ogni modo, riesce a operare un reset della situazione senza sfiduciarsi, e anzi entra in lotta sull’1-0 nel secondo set guadagnandosi anche un paio di chance di andare ancor più avanti. Non ce la fa, poi finisce sotto 0-40, ma riesce a salvarsi con un mix di meriti suoi e demeriti del greco. E, dopo poco più di un’ora, il break finalmente arriva con un gran game che manda Musetti sul 3-1, solo che Tsitsipas decide di comandare di più gli scambi in risposta e si riprende il maltolto. Il match, però, è decisamente cambiato, e il toscano, per trovare il terzo break di fila, s’inventa sul 30-40 un pallonetto che scavalca l’ellenico (il quale, incautamente, lascia andare) e atterra vicino alla riga facendo sventolare i numerosi tricolori in tribuna. Stavolta di problematiche per andare a tenere la battuta non ce ne sono, così come non ce ne sono per il 6-3 che manda tutti al terzo parziale.

Le prime fasi del set decisivo sembrano passare senza particolari patemi, ma è il quarto game quello che crea un elevato tasso di emozioni. Per la verità, non è nemmeno un bellissimo momento da vedere, con i due che sbagliano in più di un’occasione e quattro palle break a favore di Tsitsipas che se ne vanno (ma, va detto, spesso Musetti ha i suoi ottimi metiri). Poi, sul 3-3, la svolta: il toscano risale da sotto 30-0, va a guadagnarsi la palla break e non deve neanche sforzarsi perché il greco commette un doppio fallo fatale. A quel punto per il numero 2 d’Italia c’è licenza di volare molto in alto con il gioco, che sale di giri e concede anche un passante d’elevatissima difficoltà sul 5-3. Tsitsipas in qualche modo si salva, ma per recuperare il match è troppo tardi: in semifinale a Montecarlo ci va il classe 2002 di Carrara.

Al di là del conto vincenti-errori gratuiti, comunque favorevole a Musetti (23-32 contro 24-45), fa pensare parecchio che a Tsitsipas entri una prima su due (il 49%, per la precisione) contro il 74% del toscano. E proprio al carrarino va ascritto un altro primato: è il primo giocatore nato nel 2002 ad andare in semifinale in un 1000, andando così a riempire la penultima casella ancora vuota andando indietro dal 2005 (rimane il 2004, che è andato vicino ad essere coperto quest’oggi).