Superbonus: sollecito variazione catastale nel Cassetto Fiscale online
L'Agenzia delle Entrate sta inviando i solleciti per la regolarizzazione delle variazioni catastali a chi ha beneficiato del Superbonus.

L’Agenzia delle Entrate ha definito in via ufficiale il contenuto e le modalità di invio delle comunicazioni ai contribuenti che hanno usufruito del Superbonus senza presentare la necessaria dichiarazione di variazione catastale.
La mancata regolarizzazione della documentazione potrebbe portare a conseguenze fiscali per i beneficiari dell’agevolazione.
Notifica controlli Superbonus
Con provvedimento del 7 febbraio 2025, è stato chiarito che la notifica arriva al domicilio digitale del contribuente o con raccomandata a/r. La comunicazione, – caricata anche nel Cassetto Fiscale in area riservata sul sito web dell’AdE – contiene le seguenti informazioni:
- codice fiscale, denominazione, cognome e nome del contribuente;
- identificativo catastale dell’immobile indicato dal contribuente nella Comunicazione dell’opzione sui lavori agevolati (articoli 119 e 121 del Dl n. 34/2020, come modificati dalla legge n. 234/2021);
- invito a fornire chiarimenti e idonea documentazione tramite servizio web AdE “Consegna documenti e istanze” se si rilevano errori o per fornire dati sconosciuti all’Agenzia stessa.
L’invio di questi avvisi mira a verificare il corretto utilizzo delle agevolazioni fiscali con il conseguente aumento della rendita dell’immobile in Catasto nei casi necessari. Per chi non si mette in regola, si procede con l’aggiornamento d’ufficio e l’irrogazione di sanzioni.
Perché è necessaria la variazione catastale?
Il Superbonus ha consentito a numerosi proprietari immobiliari di realizzare interventi di riqualificazione energetica e miglioramento sismico con un’agevolazione fiscale straordinaria. Tuttavia, i lavori eseguiti sugli edifici possono determinare modifiche nella loro configurazione catastale, rendendo necessaria una dichiarazione di aggiornamento. Secondo la normativa catastale, qualsiasi variazione strutturale o edilizia che modifichi lo stato dell’immobile deve essere comunicata al Catasto Fabbricati, in conformità con quanto previsto dal DPR 380/2001 (Testo Unico dell’Edilizia).
Le modifiche che potrebbero rendere necessaria la variazione catastale includono:
- accorpamento o la suddivisione di unità immobiliari,
- modifica della destinazione d’uso,
- ampliamento della superficie utile o l’aggiunta di nuovi volumi.
L’invio delle comunicazioni da parte dell’Agenzia
A seguito delle verifiche effettuate sui dati relativi al Superbonus, l’Agenzia delle Entrate ha individuato casi in cui non risulta presentata la variazione catastale obbligatoria. I contribuenti interessati riceveranno un avviso tramite PEC o raccomandata, in cui viene richiesto di regolarizzare la propria posizione.
L’adempimento può essere effettuato rivolgendosi a un tecnico abilitato (geometra, architetto o ingegnere), che provvederà all’aggiornamento della visura catastale mediante la presentazione di una Dichiarazione di Variazione Catastale (DOCFA).
Rischi e sanzioni per chi non regolarizza
La mancata comunicazione della variazione catastale può comportare sanzioni amministrative per omissione di dichiarazione, la perdita delle agevolazioni fiscali legate al Superbonus.
Per chi riceve l’avviso, è possibile beneficiare del ravvedimento operoso, ovvero la possibilità di regolarizzare la propria posizione con una riduzione delle sanzioni previste. Per ulteriori chiarimenti, è consigliabile rivolgersi a un professionista.
Per tutti i dettagli, si consulti il provvedimento del 7 febbraio 2025.