Super ricchi sempre più ricchi

Finanza e criptovalute danno la scossa al club dei Paperoni. Il rally delle borse registrato lo scorso anno, insieme al balzo in avanti di bitcoin e compagni, si sono tradotti in un forte aumento degli individui con patrimoni superiori a 10 milioni di dollari (poco meno di 9 milioni e 300 mila euro), cresciuti del […] L'articolo Super ricchi sempre più ricchi proviene da Iusletter.

Mar 10, 2025 - 11:52
 0

Finanza e criptovalute danno la scossa al club dei Paperoni. Il rally delle borse registrato lo scorso anno, insieme al balzo in avanti di bitcoin e compagni, si sono tradotti in un forte aumento degli individui con patrimoni superiori a 10 milioni di dollari (poco meno di 9 milioni e 300 mila euro), cresciuti del 4,4% nel 2024, da 2.243.300 a 2.341.378. Mentre gli individui con almeno 100 milioni di dollari (92 milioni e 800 mila euro circa) sono saliti del 4,2%, superando per la prima volta le 100.000 persone a livello globale. A certificarlo, il Wealth report 2025 realizzato da Knight Frank che ha scattato una fotografia al mondo dei super ricchi e dei loro investimenti.

«Anche se l’economia globale ha subito dei rallentamenti nel 2024, il mercato statunitense ha contribuito a sostenere la fiducia degli investitori», ha spiegato Liam Bailey, responsabile del dipartimento ricerca di Knight Frank. «Le tendenze che alimentano la creazione di ricchezza, tra cui la crescita dei mercati finanziari guidata dalle azioni e la corsa del bitcoin, si sono mostrate stabili nel corso dell’anno. Inoltre, nonostante le tensioni geopolitiche, un’economia globale resiliente ha contribuito ulteriormente alla crescita».

Analizzando i dati del report si scopre infatti che il numero di milionari è cresciuto in maniera trasversale in tutti i continenti: +5,2%nel Nord America (+5,2%), +5% in Asia, +4,7% in Africa, +3,9% in Australasia, davanti a Medioriente (+2,7%), America Latina (+1,5%) e ultima l’Europa (+1,4%). Tra gli individui con almeno 10 milioni di dollari, quasi il 39% risiede negli Stati Uniti, il 20% in Cina e il 5% in Giappone.

E l’Italia? Secondo l’analisi di Knight Frank nella Penisola risiedono 41.080 persone con un patrimonio superiore ai 10 milioni di euro pari all’1,8% del totale globale. Un valore molto simile a quello registrato a Hong Kong o in Australia ma ben al di sotto di Francia (2,2%), Regno Unito (2,4%), Canada (2,8%) e Germania (3%).

Ma come investe i propri capitali questo piccolo esercito di Paperoni, forti di un patrimonio di oltre 10.000 miliardi di dollari mettendo assieme le fortune presenti nei 10 Paesi a maggior concentrazione di super ricchi? Per dare una risposta a questa domanda viene in aiuto il Luxury investment Index di Knight Frank, un indicatore che misura le performance degli investimenti in dieci categorie di prodotti legati al lusso. Ebbene, Lo scorso anno, le luxury bags sono state il bene più richiesto, con un incremento dei prezzi del 2,8%. In particolare, la borsa classica per eccellenza, la Hermès Birkin in pelle nera Togo.

«Nonostante l’impennata dei mercati finanziari, la crescita degli oggetti di pregio ha subito un calo del 3,3% per il secondo anno di fila, segnando un cambiamento nel panorama degli investimenti. Esclusivo non è più sinonimo di rendimento elevato», hanno sottolineato gli esperti di Knight Frank. Tra gli altri settori, le auto d’epoca hanno registrato un lieve incremento di valore (+1,2%), dopo il brusco calo del 2023 e della prima metà del 2024. In discesa, invece, l’arte (-18,3%) che ha invertito la crescita a doppia cifra del 2023 e performato peggio rispetto al periodo pandemico, quando i valori erano diminuiti del 17%.

«Il mercato sta attraversando un cambiamento strutturale significativo. Le vendite delle tre principali case d’asta come Sotheby’s, Christie’s e Phillips, hanno raggiunto un picco di 7,8 miliardi di dollari nel 2022, dopo una ripresa post-Covid, ma nel 2024 il volume è crollato del 48%, scendendo a 4,1 miliardi di dollari. Il calo ha influenzato i prezzi finali, che nel 2024 sono arrivati solo al 70% della stima massima, rispetto all’87% del 2021», hanno avvertito gli esperti.

Male anche i vini pregiati (-9,1%), colpiti da rapidi cambiamenti nei modelli di consumo. «Il mercato del vino da collezionisti aveva beneficiato di un boom alimentato dai bassi tassi di interesse durante la pandemia, con prezzi alle stelle soprattutto per champagne e Borgogna», hanno spiegato gli analisti secondo cui l’assenza di acquirenti cinesi ha influenzato negativamente il mercato. Mentre i whisky più prestigiosi, dopo 10 anni di crescita sostenuta, hanno registrato per il secondo anno un calo dei valori del 9% nel 2024.

L'articolo Super ricchi sempre più ricchi proviene da Iusletter.