Strage di Viareggio, l’appello ter: chiesta conferma delle condanne. A maggio la sentenza
Anche Mauro Moretti, ex amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana ed ex Ad di Ferrovie dello Stato, era presente in aula a Firenze per il processo

Firenze, 18 marzo 2025 – Al processo d'appello ter a Firenze per la strage alla stazione di Viareggio del 29 giugno 2009 la procura generale ha chiesto che siano ribadite le stesse pene della sentenza d'appello bis annullata dalla Corte di Cassazione per 12 imputati - accusati, a vario titolo, di disastro ferroviario, incendio e lesioni -, limitatamente all'entità della riduzione di pena inflitta per le circostanze attenuanti generiche. Intanto, la sentenza su questo processo d’appello ter è fissata per il 27 maggio alle 14. Questo emerge dalla giornata di martedì 18 marzo al tribunale di Firenze.
Durante l’udienza, alla quale era presente Mauro Moretti, ex amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana ed ex Ad di Ferrovie dello Stato, il pm Salvatore Giannini e il pg Sergio Affronte hanno sollecitato ancora una volta la concessione delle attenuanti generiche nei limiti minimi e non massimi, nella misura di un nono rispetto alla pena base per tutti gli imputati, chiedendo quindi per Moretti 5 anni, per Andreas Schröter 4 anni e 8 mesi, per Uwe Kriebel 4 anni, 5 mesi e 10 giorni, per Paolo Pizzadini 2 anni, 10 mesi e 20 giorni, per Daniele Gobbi Frattini 2 anni, 10 mesi e 20 giorni, per l'ex ad di Rfi Michele Mario Elia 4 anni, 2 mesi e 20 giorni, per Rainer Kogelheide 6 anni, per Peter Linowski 6 anni, per Johannes Mansbart 5 anni e 4 mesi, per Roman Mayer 5 anni, 6 mesi e 20 giorni di reclusione, per Mario Castaldo 4 anni, per Helmut Brödel 4 anni, 5 mesi e 10 giorni.
La strage fu causata dalla fuoriuscita di gpl da un carro merci che provocò poi un incendio che interessò l'area intorno alla stazione: le vittime furono 32 vittime, oltre 100 i feriti.