Stop alla vendita di bulldog e carlini? Il nuovo disegno di legge sui cani brachicefali in Argentina (potrebbe cambiare tutto)
In Argentina è stato presentato un disegno di legge che mira a vietare la riproduzione, la vendita e l’importazione di animali brachicefali, ovvero cani e gatti con muso corto e testa larga, come il Bulldog Francese, il Bulldog Inglese, il Carlino, il Pechinese, il Persiano e il gatto Exotic Shorthair. L’iniziativa nasce dalla preoccupazione per...

In Argentina è stato presentato un disegno di legge che mira a vietare la riproduzione, la vendita e l’importazione di animali brachicefali, ovvero cani e gatti con muso corto e testa larga, come il Bulldog Francese, il Bulldog Inglese, il Carlino, il Pechinese, il Persiano e il gatto Exotic Shorthair.
L’iniziativa nasce dalla preoccupazione per le condizioni di salute di questi animali, la cui conformazione anatomica causa numerosi problemi medici e riduce la loro qualità di vita. Gli animali brachicefali sono spesso scelti per il loro aspetto caratteristico, ma la loro struttura cranica comporta serie difficoltà respiratorie.
Troppi i problemi di salute
Una delle patologie più comuni è la sindrome brachicefalica, che deriva da narici strette, un palato molle allungato e una trachea più piccola del normale. Questo porta a respiro affannoso, russamento, intolleranza all’attività fisica e, nei casi più gravi, collasso respiratorio. Molti di questi animali necessitano di interventi chirurgici per migliorare la loro capacità di respirare.
Oltre ai problemi respiratori, queste razze soffrono spesso di disturbi gastrointestinali dovuti alla pressione che la respirazione forzata esercita sugli organi interni, causando reflusso gastrico, ernie e difficoltà digestive. Anche la salute dentale è compromessa, poiché la conformazione del cranio ridotto provoca un affollamento dentale che favorisce infezioni e difficoltà nella masticazione.
Un altro aspetto critico riguarda la loro difficoltà nel regolare la temperatura corporea. A causa della loro conformazione, questi animali non riescono a dissipare il calore in modo efficace e sono quindi molto vulnerabili ai colpi di calore, specialmente in ambienti caldi o dopo attività fisica. Inoltre i gatti e i cani brachicefali sono predisposti a infezioni cutanee a causa delle pieghe della pelle, problemi oculari legati ai loro occhi sporgenti e patologie della colonna vertebrale.
Provvedimenti simili sono già stati adottati in altri Paesi
Il disegno di legge, promosso dalla Rete Legale di Protezione Animale con il supporto di veterinari, associazioni animaliste ed esperti di comportamento animale, si ispira a provvedimenti già adottati in Paesi come Francia, Norvegia, Paesi Bassi e Regno Unito. L’obiettivo è ridurre la sofferenza di questi animali e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla selezione genetica responsabile.
Tuttavia la proposta ha suscitato dibattito. Alcuni esperti sostengono che, invece di vietare la riproduzione, sarebbe più opportuno incentivare criteri di allevamento più attenti alla salute degli animali. Il disegno di legge dovrà ora essere discusso in Parlamento, ma ha già acceso un’importante riflessione sulla responsabilità etica nella selezione delle razze domestiche.
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