Stellantis sospinta dalla marcia indietro USA sui dazi

L’amministrazione Trump potrebbe annunciare presto la decisione di impedire l’accumulo di più dazi, permettendo alle case automobilistiche di non pagare ulteriori tariffe come quelle sull’acciaio e sull’alluminio.

Apr 29, 2025 - 10:32
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Stellantis sospinta dalla marcia indietro USA sui dazi

Potrebbe arrivare oggi la decisione dell’amministrazione di Donald Trump per attenuare l’impatto dei dazi sul settore automobilistico. L’indiscrezione arriva da varie fonti giornalistiche e sta sostenendo il settore automobilistico sui mercati europei, con Stellantis in evidenza.

Le azioni della casa automobilistica italo-francese erano arrivate a guadagnare il 4% nelle prime due ore di contrattazioni, salendo fino ad un massimo di 8,57 euro. Proprio le incertezze sui dazi sulle importazioni di auto negli USA avevano indebolito l’andamento del titolo in questo 2025, con una perdita superiore al 30% rispetto ai livelli di inizio gennaio (12,62 euro).

Dal Wall Street Journal, fonti dell’amministrazione Trump rivelano che le misure dovrebbero impedire l’accumulo di più dazi al comparto, quindi le case automobilistiche non dovranno pagare ulteriori tariffe, come quelle sull’acciaio e sull’alluminio. La misura sarebbe retroattiva, con un rimborso verso le case automobilistiche per i dazi già versati.

Per quanto riguarda i veicoli prodotti in USA, l’amministrazione dovrebbe modificare i dazi sui componenti auto di provenienza estera (previsti al 25% con entrata in vigore il 3 maggio) consentendo ai carmaker di ricevere rimborsi fino a un valore pari al 3,75% del valore dell’auto prodotta negli USA per il primo anno. Rimborso che scenderebbe al 2,5% nel secondo anno, per poi essere eliminato del tutto.

La decisione potrebbe essere presa prima del 3 maggio, giorno in cui sono previsti entrare in vigore i dazi del 25% sui ricambi, che andrebbero ad aggiungersi al 25% già effettivo da inizio aprile.

Aperture pubbliche sono arrivate anche dai funzionari statunitensi. "Il presidente Trump sta lavorando a un'importante partnership sia con le case automobilistiche nazionali sia con i nostri grandi lavoratori americani", annunciava il segretario al Commercio, Howard Lutnick, in una nota diffusa dalla Casa Bianca.

"Questo accordo rappresenta un'importante vittoria per la politica commerciale del presidente, in quanto premia le aziende che producono a livello nazionale, fornendo al contempo una pista di decollo ai produttori che hanno espresso il loro impegno a investire in America e a espandere la produzione nazionale", si legge nella nota.

“Se confermata la notizia è sicuramente positiva per l'intero settore anche se non azzererebbe i dazi, restando da capire quale siano l'entità e lo schema applicativo finale, e non elimina l'incertezza che si è creata negli ultimi due mesi", commentano gli analisti di EQUITA.

Anche per WebSim Intermonte il newsflow “è positivo”, anche se resta incerto. “Attualmente includiamo un impatto di 2,2 miliardi di euro derivante dalla perdita dei volumi di circa il 13%, pari al rialzo prezzi per compensare i dazi”, calcolano dalla sim, aggiungendo che “l'introduzione di un rimborso sui dazi da componenti implicherebbe un dazio del 21% nel primo anno di applicazione, con un impatto ridotto di circa 15% per auto prodotte negli USA".