Sorrisi e brindisi in piazza: "Sarà un uomo di pace"
Fiorentini e turisti entusiasti: "Le sue prime parole ci fanno ben sperare". L’aneddoto: "Quando venne in città gli cucinai una fiorentina: gli piacque...".

Firenze ha accolto con un sorriso e un applauso l’elezione di Robert Francis Prevost a nuovo papa. Il nome del cardinale statunitense è stato pronunciato ieri pomeriggio dalla basilica di Santo Spirito e, in poche ore, la notizia ha acceso un clima di festa anche tra le vie del centro. La città, che in questi giorni ospita migliaia di turisti americani, ha vissuto un momento di condivisione spontanea e gioiosa. In piazza Santo Spirito, tra i tavolini all’aperto di Gustapanino, è partito il brindisi.
Sarah Furlan, arrivata da Chicago con la famiglia, racconta la sua emozione: "Le sue prime parole ci hanno fatto pensare che sarà un uomo che si batte per la pace. Siamo rimasti seduti qui finché il nome non è stato annunciato". Il nuovo papa, 69 anni, originario di Chicago ma con doppia cittadinanza americana e peruviana, è membro degli agostiniani ed è stato missionario in Perù per molti anni. La sua storia personale e la lunga esperienza pastorale hanno colpito anche i fiorentini.
"Non è importante che sia americano o di un’altra nazionalità. Conta che sia aperto al mondo, ai problemi di oggi, che non resti fermo al passato", commenta Ursula Beatt, tedesca trapiantata a Los Angeles e oggi a Firenze. "Spero che sappia interpretare i bisogni delle persone e, prima di tutto, sia umano". Anche Brianna Bisacca, californiana, condivide: "Sono contenta di un papa americano. Per me è importante che guardi avanti, che sia progressista e interprete dei tempi che cambiano".
Pasquale Maruca guarda all’elezione con fiducia: "Mi aspetto che porti avanti il lavoro e l’opera di papa Francesco in modo ancora più deciso, senza paura di sbagliare. Come dice un mio amico prete, tutti disprezzano, ma quando stanno male si attaccano alla fede".
"Io gli ho cucinato la fiorentina, gli è piaciuta", sorride Albino, collaboratore della comunità agostiniana fiorentina. "Siamo contenti perché è uno che conosciamo, è della famiglia", aggiunge con fierezza. Anche nel chiostro della basilica di Santo Spirito l’emozione è palpabile. Qui si incontrano i coniugi Morro: Robert H. Morro insegna all’università di Villanova ed è in città per visitare padre Pagano. "I nostri figli hanno frequentato Villanova, la stessa università del nuovo papa. Per noi questa elezione è un grande onore", racconta. "Oggi le campane hanno suonato anche da noi, come qui a Firenze".
Tra turisti e residenti, le parole chiave sono dialogo, apertura e pace. Qualità riconosciute a Prevost. Firenze, città che da secoli accoglie pellegrini, viaggiatori e studenti da tutto il mondo, sembra sentirsi vicina a questo nuovo pontefice. "A noi basta che sappia ascoltare", dice con semplicità Carlo Rossi, pensionato seduto sui gradini di piazza della Repubblica.