Come è morto Alain Maratrat, chitarrista co-fondatore dei Rockets

Addio ad Alain Maratrat, cuore e anima rock dei Rockets. Come è morto il chitarrista

Mag 9, 2025 - 12:46
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Come è morto Alain Maratrat, chitarrista co-fondatore dei Rockets

È scomparso in Francia, dopo una lunga malattia, Alain Maratrat, chitarrista e co-fondatore dei leggendari Rockets, la band francese che negli anni ’70 e ’80 ha rivoluzionato il panorama musicale europeo con il suo inconfondibile stile space-rock.

A dare la triste notizia è stato il gruppo stesso, attraverso un toccante messaggio pubblicato sui social: “Con grande tristezza annunciamo che questa mattina ci ha lasciato il nostro storico chitarrista e compositore Alain Maratrat”, si legge nel post.

 Il ricordo di Alain Maratrat

Nato a Parigi nel 1950, Maratrat è stato il cuore pulsante dei Rockets e l’anima creativa dietro molte delle loro intuizioni sonore. Il suo stile chitarristico, intriso di effetti elettronici e contaminazioni futuristiche, ha contribuito a definire l’identità di un gruppo che a partire dal 1974 ha tracciato un solco indelebile nella scena musicale europea.

La band è ricordata per il suo look alieno (tute spaziali e atomosfere robotiche li distinguevano da tutti gli altri) e per brani come Galactica e Future Woman, che ancora oggi fanno parte dell’immaginario collettivo degli anni ’70 e ’80.

Una vita tra le note e il teatro

Quella di Alain Maratrat  stata una carriera straordinariamente eclettica. Accanto all’attività con i Rockets ha portato avanti un prcorso parallelo in teatro e nel mondo dell’opera lirica. Dopo aver studiato all’Institut National des Arts du Spectacle di Bruxelles è entrato nel prestigioso International Centre for Theatre Research di Peter Brook, con il quale ha collaborato per quasi vent’anni in tournée internazionali e produzioni sperimentali.

morte alain maratrat
L’annuncio sui social da parte della band. Foto: IG, @rockets.galactica – soundsblog.it

Maratrat ha poi sviluppato una lunga carriera come regista d’opera, dirigendo importanti produzioni in tutta Europa. Tra i suoi lavori più  celebrati c’è Viaggio a Reims, di Rossini, al teatro Mariinsky di San Pietroburgo, premiato con due Maschere d’Oro (equivalente russo degli Oscar nel mondo del teatro) e un Sofit d’Oro.

L’ultimo contributo ai Rockets

Nonostante la malattia (una particolare forma di tumore) Alain non ha mai smesso di produrre la sua musica. L’ultimo segno della sua presenza nella band è stato l’assolo di chitarra nel brano Cosmic Castaway, contenuto nell’album The Final Frontier, pubblicato dai Rockets il 31 ottobre 2024.

Un omaggio struggente concepito anche come un saluto. Il leader Fabrice Quagliotti aveva dedicato l’intero disco proprio a lui, scrivendo sulle note di copertina “A Alain, perché la musica della musica lo aiuti a combattere la sua malattia”. 

Maratrat era senza dubbio un artista raro, capace di passare agilmente dai sintetizzatori ai palcoscenici dell’opera, unendo rigore tecnico a ispirazione visionaria. È stato anche un formatore appassionato, avendo trasmesso le sue competenze a centinaia di attori e giovani musicisti in masterclass tenute in tutto il mondo.

Con la sua scomparsa, Alain Maratrat ha lasciato quindi un vuoto enorme si anella memoria dei fan dei Rockets che nel panorama artistico internazionale.