Smartphone, scatta la nuova allerta: fai attenzione alla “Truffa del Papa” | Svuotati i conti di migliaia di fedeli
Di recente, si sono diffuse online diverse truffe che sfruttano l’emotività. Alcuni consigli su come... L'articolo Smartphone, scatta la nuova allerta: fai attenzione alla “Truffa del Papa” | Svuotati i conti di migliaia di fedeli è stato scritto su: Finance | CUENEWS.

Di recente, si sono diffuse online diverse truffe che sfruttano l’emotività. Alcuni consigli su come proteggersi.
Ci sono momenti in cui l’umanità si unisce attorno a notizie che scuotono le coscienze, silenziano il frastuono quotidiano e suscitano emozioni condivise.
La commozione trascende i confini, rimbalza sulle pagine dei mezzi di comunicazione internazionali e si riflette sui social media.
Tuttavia, dove c’è una forte emotività, si annidano anche i raggiri. Quando i cuori sono aperti, i truffatori digitali sanno come approfittarne.
Anche se non è una novità, ogni volta colpisce in modo devastante. L’ultima frontiera si è aperta sul web, dove una recente notizia è stata strumentalizzata come esca perfetta per una nuova ondata di truffe online.
Un’occasione maledetta
Ma qual è la “truffa del Papa”? Cerchiamo di capirci meglio. In pratica a poche ore dall’annuncio ufficiale della morte di Papa Francesco, i cybercriminali si sono mobilitati con incredibile rapidità. Attraverso piattaforme digitali come Instagram, TikTok, Facebook e, soprattutto, e-mail, hanno diffuso messaggi che in realtà portavano a siti pericolosi. Il meccanismo sta nel sfruttare l’urgenza emotiva e la curiosità per indurre le persone a cliccare, registrarsi, fornire informazioni personali o installare malware.
I messaggi, come descritto da Tech Princess, promettono contenuti esclusivi sui funerali del Pontefice, video “inediti” o comunicazioni ufficiali dal Vaticano. In alcune circostanze, offrono persino premi o carte regalo, tutte esche pensate per ottenere l’accesso ai dati personali degli utenti. Una volta cliccato sul link, si attivano comandi invisibili che raccolgono informazioni come il dispositivo utilizzato, la localizzazione, il sistema operativo e la cronologia di navigazione. Questi dati possono poi essere rivenduti sul Dark Web o utilizzati per attacchi mirati successivi (come se già non vi fosse sufficiente disgusto criminale in giro…).
Avvelenamento da “SEO”
Uno degli aspetti più insidiosi di queste campagne fraudolente è l’utilizzo delle tecniche di avvelenamento SEO. Ma di cosa si trattano? Spiega Tech che, grazie a queste, i truffatori riescono a posizionare i propri siti tra i primi risultati nei motori di ricerca come Google. Significa che chi cerca aggiornamenti sulla morte del Papa potrebbe imbattersi in un sito pericoloso anche solo digitando parole chiave come “funerali Papa Francesco” o “video Papa morte”!
Le conseguenze sono tangibili: gli utenti, spesso ignari, possono subire furti di identità, svuotamenti dei conti bancari, compromissione dei profili social e infiltrazioni nei dispositivi. Quanto successo in passato in occasioni di grande rilevanza mondiale si ripete con una certa puntualità. La morte del Papa è solo l’ultima scintilla in un sistema collaudato che sfrutta la rapidità dell’informazione e la vulnerabilità psicologica del momento.
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