Settore della difesa sugli scudi: gli Etf per sfruttare il boom a Piazza Affari
Il Parlamento Europeo ha approvato settimana scorsa la risoluzione sul rafforzamento militare dell’Ue. E in Germania il leader della probabile prossima maggioranza hanno concordato di esentare tutte le spese militari superiori all’1% del Pil dalle restrizioni del freno all’indebitamento, una misura che potrebbe aprire la strada a investimenti quasi illimitati nel settore della difesa. Non... Leggi tutto

Il Parlamento Europeo ha approvato settimana scorsa la risoluzione sul rafforzamento militare dell’Ue. E in Germania il leader della probabile prossima maggioranza hanno concordato di esentare tutte le spese militari superiori all’1% del Pil dalle restrizioni del freno all’indebitamento, una misura che potrebbe aprire la strada a investimenti quasi illimitati nel settore della difesa. Non solo: la Nato sembra aver deciso di prendere in mano il proprio destino con il venir meno della dipendenza dagli Stati Uniti e nuova era di autonomia strategica e rafforzamento militare.
Da considerare inoltre le altre, numerose, guerre e tensioni geopoliche, dal Medio oriente all’Asia e all’Africa.
In questo scenario, a livello globale, i titoli del settore della difesa stanno registrando decisi rialzi. Ma come non restare “incastrati” in uno o al massimo pochi titoli del comparto? Risposta relativamente semplice: utilizzando gli Etf strutturati sul settore della difesa.
Nel dettaglio, a Piazza Affari sono disponibili: HANEtf Future of Defence UCITS ETF (codice Isin IE000OJ5TQP4, Ter 0,49%), iShares GloBal Aerospace & Defence UCITS ETF (Isin IE000U9ODG19, Ter 0,35%), Global X Defence Tech UCITFS USD Accumulating (IE000JCW3DZ3, Ter 0,50%), Invesco Defence Innovation UCITS ETF Acc (IE000BRM9046, Ter 0,35%), Vaneck Defense Ucits Etf (IE000YYE6WK5, Ter 0,55%) e WisdomTree Europe Defence UCITS ETF Eur Unhedged Acc (IE0002Y8CX98,Ter 0,40%). Tutti sono a replica fisica e ad accumulazione.