Sei pazienti colpiti da ictus in 36 ore al pronto soccorso delle Molinette di Torino

Un evento senza precedenti ha avuto luogo all’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. Tra il 19 e il 20 marzo 2025, il pronto soccorso ha registrato l’arrivo di sei pazienti affetti da ictus ischemico acuto, costringendo i medici a un’intensa attività per garantire le cure necessarie. L’ufficio stampa dell’ospedale ha descritto la situazione come “una vera e propria maratona contro la morte e la disabilità”.

Dettagli sui pazienti e trattamenti

Sei individui, con un’età compresa tra i 40 e gli 80 anni, sono stati accolti in condizioni critiche e hanno ricevuto trattamenti per ictus ischemico presso la Neuroradiologia interventistica universitaria. Il dottor Francesco Mistretta, che ha eseguito personalmente quattro delle delicate trombectomie nella sala angiografica, ha dichiarato: “Almeno due di loro torneranno a una vita completamente normale”. Gli altri pazienti, tuttavia, rimangono in condizioni gravi e sono attualmente in prognosi riservata, ricoverati nella Rianimazione del pronto soccorso e nella Stroke Unit.

Impatto dello stroke ischemico

La Città della Salute e della Scienza di Torino ha ricordato che lo stroke ischemico rappresenta un “killer silenzioso”, essendo la terza causa di morte e la principale causa di disabilità grave nei Paesi sviluppati. L’ospedale Molinette è uno dei pionieri in Italia per quanto riguarda la trombectomia, una procedura che prevede la rimozione meccanica di un trombo. Il sistema sanitario regionale del Piemonte, strutturato in quadranti, ha permesso la concentrazione dei casi più critici provenienti dall’area metropolitana e dalla parte sud della provincia, poiché in neurologia ogni minuto è fondamentale.

Collaborazione tra strutture sanitarie

Il dottor Mistretta ha evidenziato l’importanza della collaborazione tra strutture sanitarie, sottolineando il supporto ricevuto dai colleghi dell’ospedale Giovanni Bosco di Torino, che hanno accolto altri due pazienti mentre la sala di Neuroradiologia interventistica era già occupata. La sinergia tra i vari ospedali è cruciale per affrontare emergenze di tale portata e garantire la migliore assistenza possibile ai pazienti in difficoltà.

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