La Ferrari sta pensando a un V12 con i pistoni ovali
Per ridurre gli ingombri del suo monumentale V12, la Ferrari sta lavorando a un motore con i pistoni ovali. Quali auto muoverà? Per dirlo è ancora presto... L'articolo La Ferrari sta pensando a un V12 con i pistoni ovali proviene da Veloce.

La cosa bella dei brevetti è che sono pubblici. Quindi se un’azienda inventa una soluzione tecnica innovativa e vuole proteggerla, deve per forza brevettarla e di conseguenza la sua invenzione diventa di dominio pubblico. A questa regola non sfugge nemmeno la Ferrari, che solitamente è famosa per non far trapelare nulla di quello che sta facendo, a maggior ragione se si tratta di soluzioni all’avanguardia. Avete presente le particolarissime sospensioni attive Multimatic della Ferrari Purosangue? Ecco, quelle sono un ottimo esempio.
COME LA HONDA? NON PROPRIO… A proposito di invenzioni, forse non tutti sanno che la casa di Maranello ha depositato un brevetto per un motore V12 a pistoni ovali. È un fatto abbastanza incredibile, se consideriamo che, negli ultimi anni, pochissimi costruttori hanno innovato su quello che accade all’interno dei cilindri. A ogni modo, i disegni parlano chiaro e se vi è venuto in mente il motore a pistoni ovali della mitica Honda NR 500 del 1979 (foto sotto), beh, sappiate che non c’entra nulla. Quella giapponese era una soluzione per aumentare la potenza rispettando i regolamenti; quella italiana serve a ridurre gli ingombri del motore. Vediamo meglio di cosa si tratta.
LUNGA VITA AL V12. È noto a tutti che la Ferrari non intende rinunciare al suo celebre V12, almeno fin quando qualche legge non la costringerà a farlo. Dunque continua a sviluppare il suo motore-simbolo, ma parallelamente si occupa anche della sua (a quanto pare) necessaria elettrificazione. Per ospitare sempre più componenti all’interno del corpo vettura, occorre fare spazio. Da qui l’idea di “allungare” i pistoni in senso verticale, per mantenere la stessa superficie (quindi la cilindrata), ma riducendo gli ingombri in larghezza del motore.
BIELLA SDOPPIATA. Sempre per ridurre gli ingombri, il brevetto della Ferrari include anche un’altra soluzione innovativa che riguarda le bielle. Dai disegni, infatti, si vede chiaramente una configurazione a biella sdoppiata: una biella ha, come al solito, la testa sull’albero motore, mentre la seconda biella è infulcrata sulla prima e non sull’albero motore. La riduzione dell’ingombro avviene grazie all’eliminazione della testa della seconda biella. Inoltre, così facendo si può aprire ancora di più la V dei cilindri, lasciando spazio a turbocompressori o ad altre componenti elettriche.
DODICI È MEGLIO DI SEI. Questo è quello che possiamo dirvi fin d’ora con certezza, ma per sapere su quale o quali vetture potrà debuttare questa soluzione è ancora presto. Tuttavia, sembra che alcuni clienti non stiano particolarmente apprezzando la diffusione del sei cilindri sulla gamma Ferrari, partendo dalla 296 GTB e finendo con la F80. Chissà che questa innovazione non serva anche a tornare a far sorridere i pochi scontenti…
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