Se un video contro la mafia fa paura a TikTok

Arminio Il signore qui sopra si chiama Salvatore Borsellino ed era un mite ingegnere di 50 anni quando, il 19 luglio...

Apr 25, 2025 - 06:12
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Se un video contro la mafia fa paura a TikTok

Arminio
Il signore qui sopra si chiama Salvatore Borsellino ed era un mite ingegnere di 50 anni quando, il 19 luglio 1992, cinquanta chili di tritolo dilanirono il corpo di suo fratello Paolo, magistrato antimafia, cambiando la vita di Salvatore infinitamente più di quella di tutti noi. L’agenda rossa che tiene in mano è simile a quella in cui suo fratello prendeva appunti sulle indagini e che – guarda la sfortuna, a volte – nel marasma dell’esplosione è l’unica cosa che si è persa. Da allora Salvatore Borsellino fa l’attivista antimafia in cerca di una verità che serve a lui tanto quanto a tutti noi. E per farlo, nonostante i suoi 83 anni, è capace di utilizzare tutti i mezzi a sua disposizione. Tutti, meno che uno, perché qualche giorno fa, senza fornire spiegazioni, TikTok gli ha sospeso l’account "fino al 16 aprile 2035". Borsellino ci ironizza su: "Farò in tempo per morire". Poi fa notare che gli stessi social "non sospendono il figlio di Totò Riina, ma sospendono il fratello di Paolo Borsellino". Il post incriminato? Un video che invita i giovani a lottare contro la mafia. Fa specie, ma il punto è un altro. È che ogni tanto un social si sveglia e ci dice che il David di Michelangelo è materiale pornografico e che un appello a ribellarsi alla mafia è diseducativo. Noi ci indigniamo ma poi in fondo siamo a casa d’altri. E il vero dramma è che non siamo passati a salutare: abbiamo scelto di abitarci, stando alle loro regole.