Scioperi dal 24 al 28 marzo, aeroporti e autotrasportatori: stop di 4 giorni
Scioperi trasporti dal 24 al 28 marzo 2025: fermi aeroporti e autotrasporto, voli cancellati e merci bloccate, forti disagi per imprese e passeggeri in tutta Italia

L’ultima settimana di marzo si preannuncia critica per i trasporti in Italia. Da lunedì 24 a venerdì 28 marzo 2025 sono in programma scioperi che paralizzeranno sia il traffico aereo negli aeroporti sia il trasporto merci su gomma, per uno stop complessivo di quattro giorni. Le agitazioni sono state proclamate da diverse sigle sindacali e associazioni di categoria: nel settore aereo a incrociare le braccia saranno personale di terra e piloti, mentre nell’autotrasporto si fermeranno i conducenti di Tir e mezzi pesanti a livello nazionale.
Le date e le modalità sono state comunicate ufficialmente al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e all’Enac, che ha già pubblicato la lista dei voli garantiti per il 24 marzo. Vediamo nel dettaglio chi sciopera e quali saranno i possibili disagi per viaggiatori e imprese.
Trasporto aereo: disagi nei cieli italiani
Nel settore aereo la giornata più calda sarà lunedì 24 marzo 2025, quando sono previsti due scioperi nazionali di 24 ore che rischiano di mandare in tilt gli aeroporti italiani. Da una parte si fermeranno gli addetti di terra delle società di handling (i servizi aeroportuali di assistenza a terra) in tutti gli scali del Paese, aderenti ad Assohandlers, dall’altra sciopereranno i piloti della compagnia EasyJet in Italia. Le proteste sono state indette rispettivamente dal sindacato autonomo Flai Trasporti e Servizi per il personale di handling e dalle organizzazioni Filt-Cgil, Uilt-Uil insieme all’associazione piloti Anpac per i piloti EasyJet.
Lo stop durerà 24 ore, dalle 00:01 alle 24:00 del 24/3, coinvolgendo sia gli aeroporti grandi e piccoli sul territorio nazionale che i voli della nota compagnia low cost britannica.
Le conseguenze di questo sciopero di marzo potranno essere pesanti: si prevedono valigie a terra, ritardi e cancellazioni di voli in serie. L’Enac (Ente Nazionale Aviazione Civile) ha attivato le procedure previste in caso di sciopero nel trasporto aereo, assicurando servizi minimi garantiti. Sono state infatti stabilite fasce orarie di garanzia, durante le quali i voli dovranno essere regolarmente effettuati, indicativamente tra le 7:00 e le 10:00 del mattino e tra le 18:00 e le 21:00.
Un’altra giornata critica sarà venerdì 28 marzo 2025, quando è previsto uno sciopero plurisettoriale nei trasporti che toccherà di nuovo il comparto aereo. In particolare, negli aeroporti lombardi ci saranno due agitazioni concomitanti: allo scalo di Milano Malpensa il personale tecnico di Techno Sky (Enav) incrocerà le braccia per 4 ore, dalle 12:00 alle 16:00, mentre all’aeroporto di Milano Linate si fermerà per l’intera giornata il personale di Sea Prime (handling e servizi a terra per l’aviazione d’affari).
Contestualmente, a livello nazionale, è stato indetto un nuovo sciopero di 24 ore del personale di handling aeroportuale, che minaccia di bloccare di nuovo i servizi a terra in tutti gli scali italiani.
Al momento i controllori di volo Enav non risultano coinvolti in questi scioperi specifici – il che scongiura il blocco totale dello spazio aereo – ma l’assenza di tecnici e addetti ai sistemi aeroportuali potrebbe comunque rallentare le operazioni.
Le organizzazioni sindacali di settore (tra cui Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti per il personale di volo e di terra) hanno espresso solidarietà verso le proteste, indicando come comune denominatore le difficili condizioni lavorative e contrattuali nel comparto aereo. I sindacati chiedono migliori condizioni di lavoro e retribuzioni adeguate per il personale aeroportuale, in un momento in cui il traffico aereo è in ripresa ma le trattative contrattuali sono in stallo.
Autotrasporto merci: Tir fermi per 4 giorni
In parallelo al caos negli aeroporti, da lunedì 24 a giovedì 27 marzo si prospetta un blocco pressoché totale anche sulle strade per il fermo nazionale dell’autotrasporto merci. L’associazione di categoria Trasportounito (affiancata da Fiap) ha proclamato uno sciopero generale dei trasporti su gomma di 120 ore, con inizio alla mezzanotte del 24 marzo e termine alle ore 24:00 del 28 marzo su tutto il territorio italiano. Per quattro giorni, quindi, camion e Tir resteranno nei depositi, interrompendo le consegne di merci lungo la penisola. La protesta riguarda tutti gli autisti e le imprese di trasporto merci conto terzi, dai trasportatori di prodotti alimentari e beni di prima necessità ai conducenti di autobotti e container: un blocco ampio e senza precedenti recenti, pensato per lanciare un segnale forte al governo.
Alla base della mobilitazione degli autotrasportatori ci sono profondi malumori sul caro-carburante, i costi autostradali e le difficili condizioni del settore. Trasportounito denuncia da tempo una situazione diventata “insostenibile” per le aziende di trasporto: l’aumento dei costi operativi, la mancanza di sostegni e la concorrenza sleale stanno mettendo in ginocchio molti operatori.
I rappresentanti degli autisti chiedono misure come il taglio delle accise sul carburante, tariffe minime di legge per i servizi di trasporto e regole più rigorose contro il dumping contrattuale, ma lamentano la “totale assenza di riscontro” da parte delle istituzioni.