Sci alpino, Stefano Gross annuncia il ritiro: “Mi aspettavo un trattamento diverso, ai tempi ci si trainava”

Stefano Gross ha deciso di concludere la propria carriera agonistica dopo oltre 16 anni di attività in Coppa del Mondo. Il 38enne ha salutato il Circo Bianco al termine dello slalom andato in scena ad Hafjell, dove non è riuscito a qualificarsi alla seconda manche. Il fassano appende gli sci al chiodo dopo aver collezionato […]

Mar 16, 2025 - 19:05
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Sci alpino, Stefano Gross annuncia il ritiro: “Mi aspettavo un trattamento diverso, ai tempi ci si trainava”

Stefano Gross ha deciso di concludere la propria carriera agonistica dopo oltre 16 anni di attività in Coppa del Mondo. Il 38enne ha salutato il Circo Bianco al termine dello slalom andato in scena ad Hafjell, dove non è riuscito a qualificarsi alla seconda manche. Il fassano appende gli sci al chiodo dopo aver collezionato dodici podi nel massimo circuito internazionale, tra cui la memorabile vittoria nello slalom di Adelboden datata 11 gennaio 2015.

Nel palmares del finanziere figurano ben 165 presenze in Coppa del Mondo (prima in Alta Badia il 22 dicembre 2008), nove partecipazioni ai Mondiali e tre alle Olimpiadi Invernali. L’ultima top-10 risale al 4 gennaio 2023 (quinto nello slalom di Garmisch), l’ultimo podio il 15 dicembre 2019 (terzo tra i pali stretti in Val d’Isere), l’ultima gara a punti lo scorso 2 marzo (diciottesimo a Kranjska Gora).

Stefano Gross ha affidato le sue parole di commiato ai canali federali:Sono parecchio deluso e dispiaciuto per come è andata la stagione. Mi aspettavo un trattamento diverso in squadra, dopo tanti anni, e non mi divertivo più. Tutto ciò mi ha fatto prendere la decisione di farmi da parte e di chiudere la carriera. Per l’amore che ho per questo sport, ne avrei fatte ancora cinque di stagioni, ma per lavorare bene bisogna avere degli stimoli che non c’erano più“.

L’azzurro ha poi proseguito:L’avere iniziato dal basso per arrivare fino in cima, con 12 podi e una vittoria in Coppa, è quello che mi porto dietro di questo lungo viaggio. Ricordo il giorno del mio debutto in Coppa, nello slalom dell’Alta Badia. Arrivavo dalla Coppa Europa, ero veloce anche in quella giornata, poi sono uscito nella prima manche. Ma è una giornata che ricordo con piacere perché per la prima volta entravo a far parte dei ‘grandi’. Ho vissuto la maggior parte della mia carriera in una squadra di grandi campioni: Moelgg, Thaler, Deville, Razzoli“.

Il veterano ha toccato un tasto importante:Avevo il piacere di partire da casa e di andare a gareggiare per il mondo. Forse è questione di generazione, ma allora tutti la pensavano come me, ci si trainava l’uno con l’altro. Arrivavano i risultati e c’era entusiasmo fra gli allenatori. La stessa cosa che vedo ora in squadre come la Norvegia e la Svizzera. Per pensare al futuro è ancora presto. Farò le mie valutazioni e sono aperto ad ascoltare chi abbia qualcosa di interessante da propormi”.

Poi la chiusura:Ho voluto salutare la squadra. Un ringraziamento a tutti per il lavoro che è stato fatto negli anni mi sembrava doveroso. Abbiamo passato momenti belli nel tempo. Forse quest’anno non ci siamo molto capiti. Ringrazio la Federazione, la Guardia di Finanza e i miei sponsor che mi hanno permesso di inseguire il mio sogno di atleta“.