Sanremo – Torino, il Festival cambia casa? La risposta dell’Ariston

Negli ultimi giorni si è riacceso il dibattito sul possibile trasferimento del Festival di Sanremo a Torino, alimentato dalle dichiarazioni del Sindaco della città sabauda, Stefano Lo Russo, che ha espresso la disponibilità della città a ospitare la kermesse canora più importante d’Italia. A rispondere con ironia è Walter Vacchino, proprietario del Teatro Ariston, che ha commentato la questione senza scomporsi troppo:

“Ho parlato oggi con Walter Rolfo, che è di Torino, e gli ho chiesto di prenotarmi due biglietti per tutte le serate, per festeggiare”, ha scherzato Vacchino a Sanremonews, mostrando sicurezza sulla centralità dell’Ariston come casa storica del Festival.

Lo Russo ha indicato il Teatro Regio di Torino come possibile nuova location per il Festival, ma Vacchino ha voluto sottolineare che la grandezza del teatro non è il vero nodo della questione:
“L’importanza della grandezza del teatro non è nel numero dei posti, ma nel sogno che riesce a comunicare agli spettatori, che è reale nella sala e virtuale in tutto il Paese. L’importante è che i sogni siano belli e non si trasformino in incubi”.

Da tempo si discute anche della possibilità di un PalaFestival, una struttura più grande per ospitare il concorso canoro, ma fino ad ora l’Ariston ha sempre mantenuto salda la sua posizione di sede del Festival. Anche in questo caso, Vacchino ha risposto con leggerezza:
“Lasciamo ‘Il Fantasma dell’Opera’, che è un’opera divertente. La nostra vita è fatta di fantasmi buoni che ci aiutano a vivere, mentre quelli cattivi non li conosciamo”.

Il Teatro Ariston e il Festival di Sanremo sono legati da anni di storia, un rapporto che secondo Vacchino non si può spezzare così facilmente:
“Quando due persone stanno insieme per tanti anni, in questo caso Rai e Comune, è ovvio che ci sono momenti di felicità e di contrasto. Ma il lavoro fatto è enorme e il successo che si registra, soprattutto nel Festival diffuso, ha un peso enorme per il futuro”.

E a chi si chiede se il teatro sia già stato prenotato per il prossimo febbraio, Vacchino risponde senza esitazioni:
“Noi siamo sempre pronti in qualsiasi momento e periodo, siamo qui”.

Insomma, le voci su un possibile trasloco del Festival restano al momento solo ipotesi, mentre l’Ariston continua a confermarsi come la casa naturale della musica italiana.

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