Romania: il presidente Klaus Iohannis annuncia le dimissioni per evitare l’impeachment
Il presidente della Romania, Klaus Iohannis, ha annunciato le sue dimissioni per evitare il processo di impeachment avviato dal Parlamento di Bucarest. “Oggi, nel Parlamento rumeno, è stata avviata la procedura di sospensione del Presidente. È un passo inutile perché, comunque, tra qualche mese avrei lasciato l’incarico dopo l’elezione del nuovo Presidente. Si tratta di […]

Il presidente della Romania, Klaus Iohannis, ha annunciato le sue dimissioni per evitare il processo di impeachment avviato dal Parlamento di Bucarest.
“Oggi, nel Parlamento rumeno, è stata avviata la procedura di sospensione del Presidente. È un passo inutile perché, comunque, tra qualche mese avrei lasciato l’incarico dopo l’elezione del nuovo Presidente. Si tratta di un approccio infondato, perché non ho mai, ripeto, mai violato la Costituzione. Ed è una mossa perdente, perché da qui in poi tutti perdono e nessuno vince. Tra pochi giorni il Parlamento rumeno avrebbe votato la mia sospensione e la Romania sarebbe entrata in crisi perché è stato indetto il referendum per destituire il Presidente. L’intera iniziativa avrà effetti a livello nazionale e purtroppo anche all’estero”, si legge in un post pubblicato oggi da Iohannis sui social. “Per risparmiare alla Romania e ai cittadini rumeni questa crisi, questo sviluppo inutile e negativo, mi dimetto dalla carica di Presidente della Romania”.
Capo di Stato dal 2014, Iohannis avrebbe dovuto lasciare l’incarico dopo le elezioni presidenziali tenute alla fine dello scorso anno in Romania ma il suo mandato è stato provvisoriamente prorogato dopo che la Corte costituzionale ha annullato le consultazioni e ordinato di ripetere il voto per presunte interferenze russe.
Il primo turno delle presidenziali, tenute il 24 novembre scorso, vide l’affermazione dell’indipendente di estrema destra Călin Georgescu, che raccolse oltre il 22,9% dei voti rispetto a poco più del 19,1 ottenuto dalla sindaca di Câmpulung, Elena Lasconi, leader del partito centrista Unione Salvate la Romania (USR).
Poco prima del secondo turno però, previsto l’8 dicembre successivo, la Corte costituzionale rumena stabilì che le consultazioni erano state così gravemente viziate da presunte influenze russe online che l’intero processo elettorale andava annullato. Così Iohannis avrebbe dovuto restare in carica fino alla ripetizione delle elezioni presidenziali, previste per il 4 maggio prossimo.
Tuttavia, sia l’opposizione di estrema destra che i rappresentanti dell’USR hanno presentato una mozione per sospendere il presidente dall’incarico, accusandolo di non essere stato in grado di rispondere all’esigenza di garantire uno svolgimento in sicurezza del processo elettorale. “Qui”, ha detto Iohannis nel suo discorso in cui ha annunciato le dimissioni, “tutti perdono e nessuno vince”. Dopo le sue dimissioni toccherà al presidente della Camera alta del Parlamento rumeno, Ilie Bolojan, assumere la carica di capo di Stato ad interim fino alle nuove elezioni presidenziali.