Ritrovamenti archeologici: "Chiederemo la rilevanza a Soprintendenza e Anas"
Citerna, sopralluoghi del sindaco nel terreno interessato dai sondaggi per la E78 dai quali sono emerse mura forse risalenti all’epoca romana.

"Chiederemo formalmente sia alla Sovrintendenza che ad Anas notizie ufficiali sulla ‘rilevanza’ storica e archeologica delle mura che sono state ritrovate durante i saggi per la E78". Il sindaco di Citerna Enea Paladino ha svolto già alcuni sopralluoghi nel terreno interessato dai sondaggi che Anas ha predisposto sulle aree private interessate dal passaggio della Due Mari, poi ha preso carta e penna e ha scritto direttamente ai due enti per avere informazioni ufficiali. "Se il ritrovamento ha rilevanza archeologica Anas deve ripensare il tracciato della E78 scelto dall’ex commissario Simonini e tornare a ragionare su quello proposto a suo tempo dai sindaci nel rispetto dei territori e del loro pregio", aggiunge Paladino.
Nei giorni scorsi, durante i primi scavi chiesti dalla Sovrintendenza e iniziati proprio dal comune di Citerna nel punto in cui dovrebbe uscire il tunnel della ‘futura’ Due Mari, sotto la collina del borgo, dallo sbancamento di terreno sono riemerse porzioni di quelle che sembrerebbero mura risalenti all’epoca romana. Inizialmente un piccolo muro, poi altri a distanza di qualche decina di metri che potrebbero raccontare di un’antica residenza (simile a quella di Plinio nel vicino comune di San Giustino). Una sezione di queste mura in particolare, della lunghezza di circa 5 metri sarebbe costruita con pietre grandi e calcestruzzo romano, elementi che hanno alimentato l’attenzione degli esperti. Tanto che in questi giorni tecnici e archeologi hanno svolto diversi sopralluoghi per cercare di capire la portata. "Di certo per noi è una bella notizia – ribadisce il sindaco Paladino –. Per la verità il sospetto che in quella direttrice ci potessero essere reperti storicamente importanti ce lo aspettavamo tanto che nelle osservazioni elaborate come Comune avevamo messo in evidenza questo aspetto, suffragati anche da libri e volumi storici che evidenziavano la presenza di insediamenti romani".
E per il futuro della Due Mari? Come inciderà questo ritrovamento? "Noi torneremo a chiedere ad Anas – risponde il primo cittadino – che venga rivalutato il tracciato a suo tempo scelto insieme ai sindaci di Città di Castello e San Giustino. Sappiamo benissimo che questa strada è importante per il nostro territorio e noi siamo i primi a volerla, ma lo sono altrettanto la tutela paesaggistica e ambientale". Per ora l’area interessata è stata transennata e interdetta, i reperti messi in sicurezza in attesa di ulteriori indagini che si svolgeranno nelle prossime settimane. I saggi sui terreni dell’itinerario della E78 proseguiranno fino a giugno e coinvolgeranno anche il comune di San Giustino al confine con Città di Castello.
Cristina Crisci