Rinnovabili e incentivi al Fotovoltaico: tutte le agevolazioni disponibili
Rinnovabili: Incentivi 2025 al Fotovoltaico per famiglie e comunità energetiche per ridurre i costi energetici e favorire la transizione green dei consumi.

Nel 2025, il governo ha rinnovato gli incentivi al Fotovoltaico per privati e famiglie che autoproducono e consumano energie rinnovabili. Nonostante la stretta sui bonus edilizi, sono ancora disponibili diverse misure di sostegno economico mirate alla transizione green.
Questi incentivi spaziano dal classico Bonus Fotovoltaico per l’installazione di impianti fotovoltaici fino agli incentivi per le Comunità Energetiche Rinnovabili. Vediamo nel dettaglio le principali agevolazioni per il 2025.
Installazione di impianti fotovoltaici
I privati che desiderano ridurre i costi in bolletta grazie alle Rinnovabili possono accedere alla detrazione fiscale sulle spese sostenute per l’installazione di impianti fotovoltaici. Sono agevolati anche i costi per l’acquisto di batterie di accumulo, i sistemi per il monitoraggio e la gestione dell’energia prodotta.
Per il 2025 il bonus edilizio da sfruttare anche per il Fotovoltaico prevede una percentuale di detrazione variabile: il 50% riguarda i lavori di ristrutturazione edilizia che prevedono l’installazione di impianti fotovoltaici sulla prima casa, mentre il 36% riguarda i progetti di miglioramento energetico degli edifici in cui sono presenti immobili diversi dalla prima abitazione. Il massimale nel primo caso è di 96mila euro e nel secondo caso 48mila euro.
Possono beneficiare del bonus proprietari o inquilini persone fisiche per impianti destinati al consumo domestico dell’unità abitativa, con potenza di picco 20 kW. Spetta l’agevolazione anche per il rinnovo o potenziamento di un impianto esistente.
Incentivi CER per autoconsumo diffuso
Nel 2025, il governo sta incentivando la creazione di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), un modello che consente a gruppi di famiglie, imprese e comunità locali di condividere l’energia prodotta da impianti fotovoltaici e ridurre i costi energetici.
Le CER possono beneficiare di fondi pubblici per realizzare impianti solari condivisi, con la possibilità di condividere l’energia prodotta tra i partecipanti. Questo sistema di autoconsumo collettivo non solo abbatte i costi delle bollette per i partecipanti, ma contribuisce anche alla riduzione delle emissioni di CO2, favorendo la transizione verso un’energia sostenibile e locale.
Gli incentivi previsti
- Tariffe incentivanti sull’energia prodotta e prelevata dalla rete dai membri della CER o del gruppo di autoconsumo. Le tariffe variano tra 80 e 120 Euro per MWh, suddivise in una componente fissa (legata alla potenza dell’impianto) e una componente variabile (legata alla zona geografica).
- Corrispettivo di valorizzazione, stabilito da ARERA, che rimborsa alcune componenti tariffarie.
- Contributo a fondo perduto (fino al 40% dei costi ammissibili), destinato a progetti nelle comunità con meno di 5.000 abitanti, finanziato con risorse del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).
Le tariffe incentivanti possono essere richieste fino al trentesimo giorno successivo al raggiungimento di un contingente di potenza pari a 5 GW, o comunque non oltre il 31 dicembre 2027. La durata delle tariffe è di 20 anni dall’entrata in esercizio dell’impianto.
Il contributo a fondo perduto deve essere richiesto entro il 31 marzo 2025, con la realizzazione degli impianti che dovrà avvenire entro 18 mesi dalla data di ammissione al contributo, e comunque non oltre il 30 giugno 2026. La misura si applica fino al 30 giugno 2026 per un massimo di 2 GW di potenza complessiva, con un limite di 2,2 miliardi di euro in risorse finanziarie.
Superbonus 70% per il fotovoltaico residenziale
Il Superbonus 70% per il fotovoltaico residenziale, concesso dalla Legge di Bilancio 2025 in via residuale ai soli progetti già avviati e ricadenti in stringenti regole e requisiti, permette di beneficiare della detrazione per l’installazione di impianti solari sui tetti dei condomini, coprendo una parte significativa dei costi di acquisto e installazione
Incentivi Fotovoltaico nel Conto Termico 3.0
Il Conto Termico 3.0 rappresenta un’altra importante opportunità di finanziamento per l’installazione di impianti fotovoltaici, caldaie a biomassa e altre tecnologie energetiche rinnovabili. Prevede contributi a fondo perduto fino al 65% delle spese per l’acquisto di impianti solari, con particolare attenzione agli impianti che migliorano l’efficienza energetica degli edifici.
Le domande sono gestite dal GSE, con il supporto delle Regioni che possono stabilire criteri aggiuntivi per il finanziamento delle tecnologie rinnovabili.
Il Conto Termico 3.0 è rivolto sia a privati cittadini che a aziende e pubbliche amministrazioni, con un finanziamento destinato a interventi di efficienza energetica come la sostituzione di impianti di riscaldamento obsoleti o l’installazione di impianti fotovoltaici per uso residenziale o commerciale.
Reddito Energetico per privati
Il Reddito Energetico è un fondo nazionale destinato ad aiutare le famiglie in difficoltà economica nell’installazione di impianti fotovoltaici per autoconsumo. Si tratta di un contributo a fondo perduto per chi vive in unità immobiliari di tipo residenziale con ISEE inferiore a 15.000 euro, o inferiore a 30.000 euro se la famiglia ha almeno 4 figli a carico. L’immobile deve essere accatastato nel gruppo A, ad esclusione delle categorie A1 (abitazioni signorili), A8 (ville) e A9 (castelli o palazzi storici).
Il contributo fisso ammonta a 2.000 euro, con una quota variabile di 1.500 euro per ogni kWp (kilowatt picco) di potenza installata. L’impianto deve avere una potenza compresa tra 2 kWp e 6 kWp, che corrisponde alla potenza massima che il sistema fotovoltaico è in grado di produrre.
L’energia prodotta e non consumata direttamente verrà ritirata dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), che provvederà a rivenderla, destinando il ricavato a un fondo apposito. È importante sottolineare che l’incentivo non è cumulabile con altre detrazioni fiscali.
Le domande per accedere al Reddito Energetico devono essere presentate tramite il portale del GSE, che gestisce il fondo e distribuisce i 200 milioni di euro previsti per il biennio 2024-2025. Ogni anno, 100 milioni di euro sono destinati alle Regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia), mentre i restanti 20 milioni sono riservati alle altre Regioni e Province Autonome. Questo incentivo è valido fino a esaurimento dei fondi, erogato in ordine cronologico di richiesta, con un termine fissato per il 2025.