Respinti i domiciliari per Boeri e Zucchi: “Ma divieto di giudicare concorsi pubblici”

La decisione del gip nell’inchiesta per turbativa d’asta e falso sul concorso per la progettazione della Beic a Milano. Stop di un anno anche per Pier Paolo Tamburelli L'articolo Respinti i domiciliari per Boeri e Zucchi: “Ma divieto di giudicare concorsi pubblici” proviene da Il Fatto Quotidiano.

Feb 18, 2025 - 17:21
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Respinti i domiciliari per Boeri e Zucchi: “Ma divieto di giudicare concorsi pubblici”

Niente arresti per Stefano Boeri e Cino Zucchi, come chiedeva la procura di Milano, ma le due archistar non potranno far parte delle commissioni giudicatrici nei concorsi pubblici. Il primo per un anno, il secondo per otto mesi. Dodici mesi di stop anche per Pier Paolo Tamburelli, ritenuto il “collettore” tra i due e gli studi Onsitestudio e Baukuh, vincitori del bando. È questa la decisione presa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Milano, Luigi Iannelli, dopo gli interrogatori disposti in seguito alla richiesta di domiciliari dei pubblici ministeri che accusano i due architetti di turbativa d’asta e falso sul concorso per la progettazione della Biblioteca europea di informazione e cultura (Beic) che dovrebbe sorgere nella zona centrale di Porta Vittoria.

Si tratta di un’opera da oltre cento milioni che sarà realizzata con i soldi del Pnrr. Ma le contestazioni nei confronti dei due architetti riguardano il loro comportamento come membri della giuria nella gara da 9 milioni per aggiudicare il progetto dell’opera. Nel dettaglio, Boeri non potrà fare parte di “commissioni giudicatrici” e gli sarà vietato “concludere contratti” con la pubblica amministrazione come architetto per un anno.

A Zucchi è invece stata applicata la “sospensione parziale dall’esercizio del pubblico ufficio di docente universitario” e l’interdizione dalle “commissioni giudicatrici” di contratti pubblici per 8 mesi. Per Tamburelli, infine, è stato disposto il “divieto parziale temporaneo di esercitare l’attività professionale di architetto” e quello di contrattare con la pubblica amministrazione per un anno. Sono invece state respinte le richieste di misura cautelare dei pubblici ministeri Paolo Filippini, Mauro Clerici, Giancarla Serafini con l’aggiunta Tiziana Siciliano nei confronti degli architetti Angelo Raffaele Lunati e Giancarlo Floridi, della cordata di studi professionali Baukuh-Onsitestudio-Sce Project, primi classificati del concorso internazionale di progettazione.

Per la procura di Milano, i due architetti – docenti al Politecnico di Milano – non dichiararono di avere legami con alcuni dei partecipanti, poi scelti come vincitori. E invece secondo le norme avrebbero dovuto far sapere di essere colleghi e impegnati negli stessi “settori d’interesse scientifico e didattico” di Lunati e Floridi, ricercatori nello stesso Dipartimento del Politecnico, ma anche componenti della cordata vincitrice. Boeri è anche accusato di non aver dichiarato la “frequente collaborazione professionale” fra il suo studio e la Sce project, guidata da Manuela Fantini (che faceva pure parte della cordata vincitrice), documentata da 9 fatture per 117.728 euro emesse dalla Sce nei confronti di Stefano Boeri Architetti. Informazioni che avrebbero dovuto essere “tempestivamente comunicate” e le cui omissioni hanno rappresentato, secondo gli inquirenti che coordinano l’indagine del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza, le “modalità fraudolente” con cui truccare il “regolare svolgimento della gara”.

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