Referti istologici in ritardo, un primario denunciò già nel 2024 lo scandalo all’Asp di Trapani. La nota in esclusiva

Una nota di maggio del 2024 indirizzata all’Asp di Trapani denunciava già i ritardi: “Si sollecitano esami istologici come da oggetto della nostra unità operativa di chirurgia di Mazara del Vallo. Si ricorda che il sollecito è avvenuto con apposito elenco in data 22 settembre 2023 alla direzione sanitaria di codesto polo ospedaliero di Mazara […] L'articolo Referti istologici in ritardo, un primario denunciò già nel 2024 lo scandalo all’Asp di Trapani. La nota in esclusiva proviene da Il Fatto Quotidiano.

Mar 20, 2025 - 17:02
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Referti istologici in ritardo, un primario denunciò già nel 2024 lo scandalo all’Asp di Trapani. La nota in esclusiva

Una nota di maggio del 2024 indirizzata all’Asp di Trapani denunciava già i ritardi: “Si sollecitano esami istologici come da oggetto della nostra unità operativa di chirurgia di Mazara del Vallo. Si ricorda che il sollecito è avvenuto con apposito elenco in data 22 settembre 2023 alla direzione sanitaria di codesto polo ospedaliero di Mazara del Vallo, e in data 15 febbraio 2024 attraverso Folium protocollo 22662”. È quanto si legge nelle nota del 20 maggio del 2024 indirizzata alla direzione generale dell’Asp di Trapani, alla direzione sanitaria della stessa Asp, all’Anatomia patologica di Castelvetrano, a quella di Trapani e alla direzione sanitaria di Mazara del Vallo, e firmata dal primario di chirurgia generale di Mazara del Vallo, Pietro Fazio. Una nota dunque che potrebbe contraddire quanto finora detto dal dg dell’Asp di Trapani, Ferdinando Croce sullo scandalo dei referti istologici attesi per mesi da pazienti.

L’avvocato messinese, nominato alla guida dell’Azienda ospedaliera trapanese nel febbraio del 2024 aveva detto di essere venuto a conoscenza dei ritardi con una nota a lui indirizzata del 9 luglio, poco dopo, il 18 luglio, aveva inviato lui stesso una lettera all’assessorato alla Salute per chiedere l’autorizzazione ad esternalizzare la refertazione degli esami istologici. La nota di Fazio potrebbe dunque smentire la “difesa” di Croce, ma è indirizzata alla “direzione” e non al “direttore”, un particolare che potrebbe fare la differenza secondo fonti vicine al dg, perché potrebbe essere arrivata ma non essere stata poi sottoposta al dg. Di certo più di qualcuno all’interno dell’Asp sapeva della grave situazione che stava investendo il reparto di Anatomia patologica di Trapani ma al momento nessuno ammette responsabilità sui gravi ritardi che riguardano molte più persone di quanto ipotizzato in un primo momento. Anzi, da settimane si inseguono note e relazioni che di fatto rimpallano responsabilità.

Responsabilità che sembrano coinvolgere un sistema più ampio e non il solo direttore generale dell’Asp, al quale secondo indiscrezioni alla stampa sarebbe stato dato l’ultimatum da parte del presidente della Regione, Renato Schifani, di rassegnare le proprie dimissioni entro domenica. Se così non fosse, sembrerebbe, il presidente procederà per la sospensione del dg. Quest’ultimatum, secondo fonti de Ilfattoquotidiano.it, però pare non sia stato comunicato direttamente a Croce. Di certo dall’ottobre del 2023 ci sono evidenze che all’Asp di Trapani più di qualcuno era a conoscenza dei gravi ritardi. Da allora però molto è cambiato, il primario di Anatomia patologica, Domenico Messina è andato in pensione lo scorso novembre, prima di lui i vertici dell’Asp erano cambiati a gennaio dello stesso anno.

Maria Grazia Furnari, direttore sanitario, ha lasciato a gennaio per andare al policlinico di Palermo, non senza lasciare una nota che attestava i ritardi: le prime lamentele per i ritardi dei referti sono iniziate a settembre del 2023, secondo quanto riportato da Furnari. A lasciare la poltrona di dg era stato, invece, Vincenzo Spera, adesso in corso per la direzione dell’ospedale Villa Sofia- Cervello. Un turn over che perlomeno non deve aver giovato alla risoluzione della vicenda, il passaggio di consegne non ha di certo agevolato la presa in carico di una situazione che è andata via via aggravandosi.

A febbraio del 2024 è arrivata la nomina di Croce, che non aveva mai ricoperto ruoli manageriali ma era stato capogabinetto vicario dell’Assessore alla Salute, Ruggero Razza. Entrambi dimissionari per la vicenda dei dati Covid falsificati, la posizione di Croce fu poi archiviata. Paco dopo fu nominato consulente ala presidenza da Nello Musumeci, carica decaduta con le elezioni del 2022 che hanno visto il trionfo di Schifani, La nomina di Schifani è arrivata un anno e mezzo dopo, nel frattempo Croce era stato nominato assessore a Giardini Naxos, ruolo che ricopre anche adesso. Nel frattempo si attendono le deduzioni dell’ispezione ministeriale voluta da Orazio Schillaci, ministro alla Salute che ha detto: “Valutiamo provvedimenti”.

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