Red Bull: ecco come funziona il fondo della RB21

Red Bull non è più quella che era in F1. Nelle prime due annate con il regolamento delle wing car ha fatto il vuoto. Poi qualcosa si è rotto. Ciò malgrado, diverse soluzioni tecniche introdotte dalla scuderia di Milton Keynes continuano a essere utilizzate, essendo di gran lunga la strada più corretta e redditizia possibile. […]

Apr 18, 2025 - 14:54
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Red Bull: ecco come funziona il fondo della RB21

Red Bull non è più quella che era in F1. Nelle prime due annate con il regolamento delle wing car ha fatto il vuoto. Poi qualcosa si è rotto. Ciò malgrado, diverse soluzioni tecniche introdotte dalla scuderia di Milton Keynes continuano a essere utilizzate, essendo di gran lunga la strada più corretta e redditizia possibile. Oggi proponiamo un’accurata analisi tecnica in una zona cruciale della monoposto, sulla quale c’è parecchio da dire.

L’importanza dell’estrattore laterale sulla RB21

La soluzione della scuderia austriaca per il fondo è attualmente l’evoluzione massima di alcuni concetti introdotti già nella passata stagione. Col tempo siamo passati da una macro componente meno sviluppata a una decisamente più complesso, come l’attuale. Cerchiamo quindi di spiegare qualitativamente come i flussi avvolgono questo elemento e come il team ex campione del mondo li utilizzi per diversi scopi.

Red Bull F1
Max Verstappen (Red Bull) a bordo della RB21 nelle qualifiche del Bahrain

L’immagine a seguire sotto racchiude in pratica tutti i concetti applicati in quest’area. Nel passato recente le vetture soffrivano di sottosterzo generalizzato, in quanto al posteriore veniva sviluppato moltissimo carico. Il centro di pressione, ovvero l’equilibrio aerodinamico, si spostava quindi verso il retrotreno, generando una carenza di rotazione. Ormai i team di F1 sono intervenuti in vari modi al fine di mitigare questa tendenza.

Hanno appiattito un po’ il picco di carico al posteriore, lavorando molto anche sul quantitativo di downforce che il fondo genera nella porzione iniziale. L’idea principale è quella di inserire un estrattore laterale che espanda il flusso lateralmente, generando quindi carico, allo stesso modo del diffusore. Questo produce un forte picco che contribuisce ad avanzare il centro di pressione (CofP).

Red Bull F1
Il fondo della Red Bull RB21

Nel caso della Red Bull, vediamo che sono presenti ben cinque canalizzazioni per estrarre la massa d’aria dal sotto vettura. Questi canali sono alimentati dal flusso che in precedenza ha investito le fence verticali all’entrata dei Canali Venturi. È facile capire come queste appendici siano di fondamentali, sopratutto per la corretta generazione del carico aerodinamico. È infatti proprio per questo che vengono aggiornate molto spesso.

La separazione dei flussi tra pance e fondo

Nell’estrazione del flusso d’aria succedono però altre cose. Le pareti di questi canali sono dei profili alari che generano ulteriore deportanza e mostrano una precisa orientazione nello spazio per adeguarsi alla direzione locale del flusso. Allo stesso momento avviene quindi l’estrazione, che già di per sé genera carico, unita a un surplus di downforce non indifferente, data proprio dalla profilatura degli elementi.

Il carico “totale” è evidenziato con la risultante rossa (R). Da questo estrattore laterale si stacca un vortice forte che sigilla il fondo, se usato bene. La sua posizione è fondamentale e ancora di più la sua dinamica. Con la marcia dell’auto vettura il flusso ha diverse strutture a seconda dei diversi angoli, che cambiano continuamente. Inoltre sappiamo che nel fondo vige una bassa pressione.

Red Bull F1
Dettaglio del fondo della Red Bull RB21

Un effetto che tende ad attirare verso di l’elemento stesso la massa d’aria che scorre sulla superficie superiore del pavimento. Un aspetto che va a ridurre la quantità di massa fluida pulito che poi si incarica di aggirare la pancia. Per evitare che questo accada, i tecnici di della Red Bull hanno un preciso profilo dell’estrattore. Una configurazione che possa estrarre e generare localmente un incremento di pressione.

Questo manovra aiuta a costruire una sorta di muro sul bordo del fondo, che a sua volta si incarica di migliorare lo scorrimento della massa fluida verso il posteriore della monoposto. Un’area a bassa pressione, in pratica, che può separare meglio quello che accade vicino alle pance da ciò che succede sul bordo del fondo di una vettura di F1. Quanto è complicata la F1 ma allo stesso tempo affascinante.

Autori: Zander Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich  

Immagini: Scuderia Ferrari – F1TV