Red Bull accusa la Ferrari dopo i Test F1: “Stanno usando una cosa…”. Cos’è successo in Bahrain e le conseguenze
In Bahrain si sono conclusi i Test F1 che hanno ufficialmente aperto la stagione automobilistica. Tre giorni sul tracciato del Sakhir durante i quali le scuderie hanno avuto la possibilità di provare le monoposto con cui disputeranno il Mondiale, che scatterà nel weekend del 14-16 marzo con il GP d’Australia a Melbourne. Le 24 ore […]

In Bahrain si sono conclusi i Test F1 che hanno ufficialmente aperto la stagione automobilistica. Tre giorni sul tracciato del Sakhir durante i quali le scuderie hanno avuto la possibilità di provare le monoposto con cui disputeranno il Mondiale, che scatterà nel weekend del 14-16 marzo con il GP d’Australia a Melbourne. Le 24 ore di pista in Medio Oriente hanno permesso di avere un primo quadro dei valori in campo, anche se sarà soltanto il fine settimana di gara in terra oceanica a dare le prime vere risposte.
A tenere banco a semafori spenti è però stato un’accusa lanciata dalla Red Bull. Pierre Waché, diretto tecnico della scuderia austriaca, ha puntato il dito contro Ferrari e McLaren in una dichiarazione rilasciata ai microfoni della testata The Race: “Penso che stiano ancora usando il mini-DRS. Sarà un argomento di dibattito, è piuttosto visibile“.
Di cosa si tratta nel dettaglio? Lo scorso anno la Federazione Internazionale aveva vietato il mini-DRS utilizzato dalla McLaren per ridurre la resistenza aerodinamica e sfruttare la deformazione ai del flap mobile per aumentare la velocità massima. Nei fatti si replicava l’effetto RDS e, secondo questa accusa, anche sulle nuove monoposto si sarebbe notata una flessibilità sospetta dell’ala posteriore sulle vetture dei vincitori dell’ultimo Mondiale costruttori e sulle monoposto della Scuderia di Maranello.
Ci potrebbero essere delle verifiche da parte dei commissari nelle prossime settimane in vista del GP d’Australia che ci terrà compagnia a metà marzo. Il campionato inizia subito con delle accuse da parte di un team e inevitabilmente ci saranno delle ripercussioni.