Questo burro ha 3000 anni ed è ancora commestibile: la natura lo ha conservato meglio del tuo frigo
Nascosto sotto strati di muschio, fango e silenzio, nelle torbiere dell’Irlanda è stato scoperto qualcosa di incredibile: blocchi di burro di torbiera risalenti a oltre 3000 anni fa, perfettamente conservati. Gli archeologi hanno ritrovato questi antichi tesori alimentari sepolti volontariamente tra le fibre vegetali umide delle paludi, in un ambiente che si è rivelato una...

Nascosto sotto strati di muschio, fango e silenzio, nelle torbiere dell’Irlanda è stato scoperto qualcosa di incredibile: blocchi di burro di torbiera risalenti a oltre 3000 anni fa, perfettamente conservati. Gli archeologi hanno ritrovato questi antichi tesori alimentari sepolti volontariamente tra le fibre vegetali umide delle paludi, in un ambiente che si è rivelato una perfetta “capsula del tempo” naturale.
In un’epoca in cui il burro nel nostro frigorifero ha vita breve e tende a irrancidire in poche settimane, queste scoperte ci fanno riflettere: gli antichi irlandesi avevano trovato un modo geniale, e del tutto naturale, per conservare il cibo senza bisogno di elettricità.
Una tecnica di conservazione millenaria
Le torbiere irlandesi sono un ambiente unico: fredde, acide, prive di ossigeno. In queste condizioni, i materiali organici si decompongono molto lentamente. È per questo che alcuni blocchi di burro di torbiera ritrovati, anche del peso di oltre 23 kg, risultano ancora intatti a distanza di millenni. Secondo gli esperti, alcune di queste masse cerose potrebbero addirittura essere teoricamente commestibili, anche se nessun archeologo si avventurerebbe davvero nell’assaggio.
Una delle scoperte più note è avvenuta a Rosberry, nella contea di Kildare, dove è stato recuperato un blocco da 13,5 kg databile tra il 360 e il 200 a.C. Ma ricerche recenti condotte dall’University College Dublin in collaborazione con il National Museum of Ireland hanno dimostrato che alcuni esemplari risalgono addirittura a 3.500 anni fa. Questo significa che il burro veniva prodotto e conservato in torbiera quando in Egitto si stavano ancora costruendo le piramidi.
Secondo gli studiosi, il burro sepolto nelle torbiere non era solo un modo per conservarlo durante la stagione calda o per proteggerlo da furti. Alcuni indizi suggeriscono un possibile uso rituale o votivo. Il gesto stesso del seppellire il cibo, in luoghi così carichi di significato spirituale per le popolazioni celtiche, potrebbe essere stato parte di un’antica tradizione legata alla terra, all’abbondanza, alla fertilità.
Il burro di torbiera, dopo secoli sotto terra, assume un aspetto ceroso, con un odore pungente e una consistenza simile al sapone. Alcuni blocchi sono stati trovati in contenitori di legno o corteccia, altri semplicemente avvolti in fibre vegetali, a testimonianza di una conoscenza profonda del territorio e delle sue risorse naturali.
Le torbiere, archivi naturali di storia e memoria
Le torbiere irlandesi non custodiscono solo burro antico. Da questi ambienti sono emersi resti umani mummificati, strumenti, tessuti e oggetti rituali. Queste zone umide si rivelano archivi naturali, capaci di raccontare la vita quotidiana, le abitudini alimentari e le credenze delle civiltà del passato.
Nel nostro tempo dominato dalla tecnologia, ci sorprendiamo di come la natura – con la sua semplicità e perfezione – si sia dimostrata un conservante più efficiente del nostro frigorifero. Un insegnamento prezioso su sostenibilità, memoria e rispetto per le risorse.
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Fonte: University College Dublin
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