Pupy ce l’ha fatta: dopo oltre 30 anni di cattività, l’elefantessa è libera in un santuario!
Per oltre trent’anni, il ruggito incessante della città è stato l’unico sottofondo della sua esistenza. Pupy, un’elefantessa africana vittima del traffico illegale di fauna selvatica, è arrivata a Buenos Aires nel 1993, quando gli zoo erano ancora vetrine di esotismo. Da allora ha vissuto in un piccolo recinto di cemento, ai piedi del Tempio di...

Per oltre trent’anni, il ruggito incessante della città è stato l’unico sottofondo della sua esistenza. Pupy, un’elefantessa africana vittima del traffico illegale di fauna selvatica, è arrivata a Buenos Aires nel 1993, quando gli zoo erano ancora vetrine di esotismo.
Da allora ha vissuto in un piccolo recinto di cemento, ai piedi del Tempio di Vesta, nell’attuale Ecoparco della città. Intorno a lei, una dopo l’altra, sono morte tutte le sue compagne di prigionia. Ma ieri, finalmente, quella gabbia si è aperta.
Il 14 aprile, infatti, tra applausi, lacrime e abbracci, Pupy ha iniziato un viaggio di quasi 4.000 chilometri verso il Global Sanctuary for Elephants, nel Mato Grosso, in Brasile. Sarà la prima abitante dell’area riservata alle elefantesse africane: un habitat naturale di oltre mille ettari, lontano dal cemento, dal rumore, dalla solitudine.
ATENÇÃO!!! NOVIDADE DIRETO DE BUENOS AIRES! O grande dia finalmente chegou! Estamos emocionados em anunciar que a Pupy já foi içada pelo guindaste e colocada no caminhão que vai levá-la até o Santuário de Elefantes Brasil.Scott tem estado no Ecoparque de Buenos Aires nos últimos dias e pôde acompanhar de perto o progresso da Pupy. Após algumas conversas com os tratadores dela, a equipe decidiu que era o momento ideal para fechar a porta da caixa de transporte. E logo ficou claro: essa elefanta estava pronta para partir.A Dra. Trish está acompanhando Scott e vai seguir com a caravana durante todo o trajeto, garantindo que todas as necessidades da Pupy sejam atendidas ao longo do caminho. Três tratadores dela também estão viajando juntos, para oferecer conforto, participar dos cuidados durante a jornada — e, claro, presenciar a alegria de ver uma elefanta recebendo sua nova vida.Se tudo correr como planejado, a Pupy deve chegar ao Santuário no final da semana. A caravana fará paradas frequentes para garantir que ela esteja bem e possa descansar. No momento, ela está tranquila e parece confortável dentro da caixa. Está beliscando petiscos e demonstrando curiosidade com a movimentação ao redor. Como Scott diz: ela está indo super bem.Acompanhe a página da Pupy para atualizações e para seguir o trajeto dela. Scott e a equipe vão compartilhar tudo ao vivo sempre que possível — e nós manteremos vocês atualizados com notícias em tempo real.#animais #elefantes #elefantesbrasil #elephant #seb #santuario #resgateanimal #elephantsinstagram #vempramanada #pupynoseb #pupylivre #animaisdoinsta #PupyNaÁrea #PupyNoCaminho #PupyNaEstrada #JornadaDaPupy
Posted by Santuário de Elefantes Brasil on Monday, April 14, 2025
La sua compagna di recinto è morta prima di raggiungere la libertà
Il trasferimento non è stato semplice. Ci sono voluti più di due anni per completare ogni passaggio: autorizzazioni, protocolli sanitari, addestramento dolce. È stata Pupy stessa a dettare i tempi. A febbraio aveva rifiutato di salire nella cassa di trasporto. Ma un mese e mezzo dopo, qualcosa in lei è cambiato. Era pronta.
I suoi custodi l’hanno salutata mentre la cassa – progettata su misura per il suo benessere – veniva sollevata da una gru e caricata sul camion che l’avrebbe portata lontano. Il ricordo di Kuky, l’ultima elefantessa con cui ha condiviso il recinto, era nell’aria. Kuky è morta nell’ottobre 2024, poche ore dopo l’arrivo delle autorizzazioni per la sua partenza.
Quella notte, Pupy ha vocalizzato a lungo. Come se sapesse. Come se stesse dicendo addio. Da allora è rimasta sola. Ma anche, forse, più in pace. Ora, nel suo nuovo mondo, la attendono altri volti noti: Mara, trasferita dall’Ecoparco nel 2020, e Guillermina, arrivata da Mendoza con la madre Pocha, poi morta nel santuario. Anche Kenia, un’altra africana, la raggiungerà presto.
Quel grido di libertà che cominciò nel 2015, quando un gruppo di attivisti abbracciò simbolicamente lo zoo, oggi si fa realtà. Pupy è uscita. I suoi passi sulla terra rossa saranno lenti, ma sicuri. Non sarà più un’attrazione: è un’elefantessa libera.
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Fonte: Global Sanctuary for Elephants
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