Professione “creatore di contenuti”: in Italia sono 37mila e guadagnano 84mila euro (la media di Trilussa)

La professione di creatore di contenuti, frutto della creator economy e del boom degli influencer, cresce nel mondo e anche in Italia  Secondo un’analisi di Signalfire, oggi si contano più di 50 milioni di creator a livello globale, di cui almeno 2 milioni operano come professionisti a tempo pieno. Il settore, con un valore di oltre 100 miliardi di dollari, continua a crescere rapidamente.

Italia: tra i leader europei della creator economy

Anche l’Italia si distingue in questo scenario. Secondo il rapporto I-Com 2024, il nostro Paese conta 82 influencer ogni 100mila abitanti, per un totale di 37.700 content creator. Questo dato colloca l’Italia al terzo posto in Europa, preceduta solo da Spagna e Regno Unito. I creator italiani, ora riconosciuti ufficialmente con un codice Ateco, guadagnano in media 84.028 euro all’anno: quasi tre volte lo stipendio medio nazionale. Tuttavia, questa cifra è influenzata dai grandi guadagni dei top creator, che alzano la media complessiva del settore.

I numeri dei creatore di contenuti in Italia

Il valore del giro di affari prodotti dalla professione di creatori di contenuti in Italia si attesta sui 4,06 miliardi di euro. Instagram domina il mercato con un impatto di circa 3,3 miliardi di euro, seguito da TikTok con 446 milioni di euro e YouTube con 279 milioni di euro. Interessante notare che il 34% dei ricavi è generato da creator con un seguito compreso tra 10.000 e 49.000 follower, mentre il 23% proviene da profili con oltre un milione di seguaci.

Dipendenza dai social: opportunità e rischio per la professione creatore contenuti

Se da un lato la creator economy offre grandi possibilità, dall’altro presenta un rischio significativo: la dipendenza dagli algoritmi delle piattaforme. Secondo Linda Romani, marketing manager di Getresponse, il raggiungimento dei 10.000 follower rappresenta una soglia chiave tra gli utenti che monetizzano occasionalmente e quelli che si affermano come creator professionisti. Tuttavia, il semplice accumulo di follower non garantisce visibilità costante, poiché gli algoritmi sono in continua evoluzione.

Esempi recenti dimostrano come le piattaforme social possano cambiare rapidamente. Negli Stati Uniti, TikTok ha rischiato di essere vietato, mettendo in difficoltà i creator che dipendono esclusivamente da questa piattaforma. Di conseguenza, oltre 700mila utenti hanno già iniziato a migrare verso alternative come Rednote.

Occhio agli algoritmi: strategie per un business sostenibile

Per evitare di essere penalizzati dagli algoritmi e costruire un business solido, i creator devono puntare su strategie di monetizzazione indipendenti. Getresponse suggerisce tre approcci chiave:

1. Newsletter di valore: La creazione di mailing list consente di mantenere un contatto diretto con il pubblico, trasformando i follower in una community fidelizzata. Creator come Salvatore Aranzulla e Riccardo Scandellari hanno monetizzato con successo attraverso contenuti esclusivi via email.
2. Autorevolezza e fiducia: Offrire contenuti gratuiti di valore, come webinar e guide, aiuta a costruire un rapporto solido con la propria audience e a creare una base solida per la monetizzazione futura.
3. Automazione e intelligenza artificiale: L’uso di strumenti digitali avanzati consente di ottimizzare la gestione dei contenuti, rendendo il processo scalabile e sostenibile nel tempo.

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