Picnic di Pasquetta: QUESTI sono i migliori consigli per una giornata indimenticabile all’aperto
La giornata di Pasquetta, o come direbbero gli inglesi Easter Monday, è il celeberrimo Lunedì dell’Angelo, il giorno in cui 3 donne (il Vangelo secondo Marco nomina Maria di Magdala, Maria madre di Giacomo e Giuseppe, e Salomè, mentre gli altri vangeli differiscono) si recarono presso il sepolcro di Gesù e lo trovarono vuoto. Da...

La giornata di Pasquetta, o come direbbero gli inglesi Easter Monday, è il celeberrimo Lunedì dell’Angelo, il giorno in cui 3 donne (il Vangelo secondo Marco nomina Maria di Magdala, Maria madre di Giacomo e Giuseppe, e Salomè, mentre gli altri vangeli differiscono) si recarono presso il sepolcro di Gesù e lo trovarono vuoto.
Da tradizione, la Pasquetta esige la famosa “scampagnata” – tempo permettendo – da trascorrere con gli amici tra un barbecue ed un pic-nic: è la festa del cestino di vimini, delle tovaglie a quadretti e delle risate sotto il cielo aperto.
Vorresti allestire un meraviglioso pic-nic ma le idee scarseggiano? Siamo qui per questo! Ecco una guida completa per rendere la tua Pasquetta memorabile, rigorosamente vegetariana e rispettosa della natura.
Dove andare a Pasquetta? I parchi romani che non deludono mai
Chi ha la fortuna di trovarsi a Roma per Pasquetta può contare su una varietà di location che farebbero impazzire persino gli dei dell’Olimpo.

Villa Pamphilj
Villa Doria Pamphilj, ad esempio, è una delle mete più gettonate. Ci si perde tra viali ombrosi, laghetti silenziosi e radure ideali per stendere la tovaglia senza invadere la privacy altrui. Il bello? Ci si sente fuori città, restando nel cuore della Capitale.

Parco dell’Appia Antica
Poi c’è l’Appia Antica, ottima scelta per chiunque voglia abbinare il picnic ad una pedalata tra storia e natura. Con un po’ di fortuna, si può trovare un angolo tranquillo dove appoggiare le gambe e gustare qualcosa di buono sotto un pino secolare.

Villa Celimontana
Se invece si cerca un’atmosfera più raccolta, Villa Celimontana offre un’oasi di pace a due passi dal Colosseo. Meno dispersiva delle altre, ma altrettanto affascinante.
Cosa mettere nel cestino? Proposte vegetariane che piacciono a tutti
Il cuore del picnic, inutile girarci intorno, è il cibo. Dimentica le grigliate pesanti o i piatti complicati da assemblare all’aperto. La parola d’ordine è: semplicità, ma con gusto.
Ecco qualche proposta vegetariana che si può preparare in anticipo e trasportare facilmente:
- Tortini salati di verdure di stagione: zucchine, carote, spinaci. Li metti in forno la sera prima, li porti già tagliati, fanno scena e saziano.
- Insalata di farro con pomodorini, feta, olive nere e menta fresca: fresca, profumata, e non teme il caldo.
- Mini panini integrali con hummus, melanzane grigliate e rucola: un tocco mediorientale che mette d’accordo anche gli onnivori.
- Frittata di asparagi tagliata a quadrotti: un grande classico, senza bisogno di stoviglie.
- Frutta fresca già lavata e tagliata: fragole, ananas, kiwi. Oppure spiedini colorati, che fanno sempre festa.
- Dolcetti semplici: muffin alle carote, quadrotti di crostata o biscotti con gocce di cioccolato. Devono solo essere buoni, resistenti e… capaci di sopravvivere in uno zaino.
- Acqua, tè freddo fatto in casa o limonata naturale completano il quadro. Evita le bevande gassate, che dopo un panino fanno più danni del previsto.
Leggi qui:Torte salate vegetariane: 10 ricette per tutti i gusti
Che cosa portare per un pic nic perfetto: l’attrezzatura
La coperta è fondamentale: scegli un telo spesso, possibilmente impermeabile sotto, che isoli dall’umidità. Porta un paio di cuscini se vuoi evitare formicolii alle gambe e, soprattutto, non dimenticare i contenitori ermetici per dire basta alle insalate rovesciate ed ai dolci schiacciati dal succo di frutta.
In uno zaino laterale, puoi mettere fazzoletti, salviette umidificate, posate compostabili e bicchieri riutilizzabili, mentre nna piccola borsa frigo farà miracoli con i cibi più delicati.
E poi ci sono gli extra da veri esperti: una radio portatile o una cassa bluetooth (volume moderato, eh), un mazzo di carte, qualche rivista o un libro. Non serve programmare ogni minuto, ma un po’ di compagnia a portata di mano non guasta mai.
Picnic sostenibile: come mangiare all’aperto senza distruggere la natura
Passare la Pasquetta in mezzo al verde è bellissimo, ma proprio per questo va fatto con rispetto. Portarsi i sacchi per la raccolta differenziata è un atto minimo di civiltà, meglio ancora se si evitano del tutto piatti, bicchieri e posate usa e getta.
Chi vuole fare le cose per bene, può scegliere tovaglioli in stoffa, contenitori in vetro o acciaio, e bottiglie riutilizzabili. Anche il cibo può essere pensato in chiave anti-spreco: niente piatti complicati che avanzano, ma porzioni ben calcolate e ingredienti di stagione.
E quando si torna a casa, nulla vieta di usare gli avanzi per la cena: una fetta di frittata fredda è una carezza inaspettata dopo una giornata all’aperto.
Il segreto per un picnic perfetto? L’imprevisto
E poi c’è l’aspetto più importante, quello che non si può pianificare, l’imprevisto. Il cane che ruba il panino, il vento che sposta la tovaglia, la partita a carte che degenera in un agguerrito torneo: il picnic non deve essere per forza una sfilata su Instagram, ma un momento da ricordare perché qualcosa è andato storto nel modo giusto.
Organizzare aiuta, certo, ma lasciarsi andare, chiudere gli occhi al sole, ascoltare chi si ha accanto… è quello che conta davvero. In fondo, Pasquetta è nata per questo: non per rispettare un programma, ma per vivere, ridere, mangiare e magari prendere un po’ di sole in faccia.
Ultimi consigli prima di chiudere lo zaino
- Controlla il meteo, ma non farti fermare da due nuvole.
- Porta un cappellino o una crema solare, anche ad aprile il sole sa farsi sentire.
- Ricorda una maglia in più, perché l’ombra arriva in fretta.
- Se hai bambini, pensa a qualche gioco da esterno: pallone, bolle di sapone, gessetti.
- Sei in compagnia? Lascia il cellulare in fondo alla borsa: il miglior scatto è quello che resta nella memoria.
Pasquetta arriva una volta all’anno. È una pausa improvvisa nella routine, un’ode alle briciole tra l’erba e ai sorrisi genuini, quindi organizzala bene, sì, ma soprattutto vivila, con leggerezza, appetito e magari con un paio di scarpe comode. Buon picnic!
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