Perché l’Antitrust pizzica Morellato?
L'Antitrust ha avviato un'istruttoria nei confronti di Morellato, il più importante gruppo italiano di gioielleria e orologeria. L'ipotesi è che abbia applicato restrizioni alla concorrenza online. Tutti i dettagli

L’Antitrust ha avviato un’istruttoria nei confronti di Morellato, il più importante gruppo italiano di gioielleria e orologeria. L’ipotesi è che abbia applicato restrizioni alla concorrenza online. Tutti i dettagli
Morellato sotto la lente dell’Antitrust. L’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) ha avviato un’istruttoria nei confronti del produttore di gioielli e orologi per verificare la strategia contrattuale adottata verso i distributori che li limiterebbe nello sviluppo concorrenziale del canale distributivo online.
Ieri i funzionari dell’Autorità, con l’ausilio del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza, hanno svolto ispezioni nelle sedi di Morellato S.p.A.
LA PRESUNTA VIOLAZIONE DEL TFUE
Da quanto si apprende in una nota dell’Autorità, l’istruttoria è finalizzata ad accertare una presunta violazione dell’articolo 101 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (Tfue), “consistente in condizioni commerciali che vietano ai propri distributori autorizzati la vendita dei prodotti del fornitore sui marketplace e sulle piattaforme terze”.
Secondo l’Agcm, infatti, Morellato attuerebbe una strategia contrattuale con i propri distributori che potrebbe limitare lo sviluppo concorrenziale del canale distributivo online.
La segnalazione, “che riferiva di presunte condotte anticoncorrenziali messe in atto da Morellato”, è pervenuta il 28 agosto 2024 sulla piattaforma Whistleblowing dell’Agcm, secondo quanto scritto dall’Autorità nel testo del provvedimento.
I MARCHI PROPRIETARI E IN LICENZA
Morellato, primario operatore nel settore della produzione e vendita di gioielli e orologi, come riferisce l’Antitrust, opera sia con prodotti a marchio proprio sia tramite altri marchi proprietari e in licenza, quali Sector No Limits, Philip Watch, Lucien Rochat, Live Diamond, Oui&Me, La Petite Story, Chronostar, Favs, Bluespirit, Christ, Brinckmann & Lange, Cleor, D’Amante, Noélie, Maserati, Chiara Ferragni, Trussardi, Esprit, Jette, Guido Maria Kretschmer.
“L’ampiezza nel novero dei marchi – afferma l’Agcm – è anche il risultato della recente acquisizione da parte del gruppo Morellato di Christ Group, produttore tedesco di orologi e gioielli”, con oltre 200 gioiellerie a gestione diretta e una piattaforma e-commerce. La mossa, avvenuta a gennaio 2023, ha fatto raddoppiare i ricavi al gruppo italiano, le cui vendite nel 2023 nel nostro Paese hanno raggiunto circa 224 milioni di euro.
DISTRIBUZIONE SELETTIVA
L’azienda, spiega l’Autorità, “ha infatti stipulato accordi di distribuzione selettiva in cui vieta esplicitamente agli esercenti l’utilizzo dei marketplace per la vendita dei suoi prodotti, riservandosi l’utilizzo delle piattaforme digitali di vendita, quali store dedicati sul marketplace (ad esempio Amazon)”.
Inoltre, secondo l’Agcm, il divieto previsto da Morellato nei contratti di distribuzione sull’utilizzo di piattaforme terze “potrebbe ostacolare per i propri distributori l’uso efficace di Internet nella vendita dei prodotti a determinati clienti o in determinati territori, come previsto dal Regolamento (UE) n. 720/2022 della Commissione europea”.
IL COMMENTO DEL CODACONS
Commenta positivamente l’azione dell’Antitrust il Codacons: “I divieti imposti ai distributori attraverso accordi commerciali tesi a limitare le modalità di vendita di gioielli e orologi di una pluralità di marchi riconducibili a Morellato, si ripercuotono in modo diretto sui consumatori – spiega l’associazione -. La minore concorrenza causata da tali limiti da un lato riduce le possibilità nelle scelte di acquisto degli utenti, che non possono ad esempio ricorrere a marketplace o piattaforme web, dall’altro ha effetti negativi diretti sui prezzi praticati al pubblico, con un doppio danno per i consumatori. Per tale motivo riteniamo positiva l’indagine avviata dall’Antitrust che potrà accertare l’eventuale esistenza di illeciti a danno del mercato e dei consumatori”.
I NUMERI DI MORELLATO
Dai dati pubblicati lo scorso maggio si evince che il gruppo Morellato ha archiviato l’anno fiscale 2023 con ricavi per 737 milioni di euro – di cui il 17% deriva dalle vendite e-commerce – e margine Ebitda al 21%, confermandosi la più grande azienda italiana del settore gioielleria e orologeria.
Presente in oltre 60 paesi del mondo con 15 marchi di proprietà e 6 in licenza, il gruppo deve il 75% del business a cinque marchi proprietari di gioielleria preziosa: Bluespirit, D’Amante, Christ, Cleor e Live Diamond. A questi si aggiungono i marchi di orologeria come Sector, nel portafoglio da quasi 20 anni, Philip Watch e Maserati.
I VERTICI
A guidare il gruppo sono Massimo Carraro, presidente, amministratore delegato e azionista, che nel 1990 ha acquisito la maggioranza del capitale sociale con il fratello Marco e la moglie Cristina de’ Stefani, i quali lo affiancano in qualità di amministratori delegati e azionisti.
Fa parte del Cda, come partner francese e azionista di minoranza, anche Aymeric Chaumet, fondatore della società francese Mr. Watch, acquisita dal gruppo nel 2019.