Perché Consob frantuma la memecoin $CORONA di Fabrizio Corona
La Consob ha ordinato la cessazione dell'offerta abusiva di cripto-attività denominate memecoin $CORONA. Chi ha gestito l'operazione non ha depositato presso l'Autorità i documenti previsti dalla legge. E non solo le sole cose che non tornano attorno alla moneta virtuale

La Consob ha ordinato la cessazione dell’offerta abusiva di cripto-attività denominate memecoin $CORONA. Chi ha gestito l’operazione non ha depositato presso l’Autorità i documenti previsti dalla legge. E non solo le sole cose che non tornano attorno alla moneta virtuale
Continuano gli interventi della Consob, l’autorità che vigila sui mercati, nel settore delle cripto-attività sull’onda dei nuovi poteri attribuiti dalla normativa europea di settore (Micar). La Commissione nazionale per le società e la Borsa comunica di avere ordinato la cessazione dell’offerta abusiva di cripto-attività denominate “memecoin $CORONA”, rivolta al pubblico italiano e promossa anche tramite il sito internet www.getcoronamemes.com. Questo perché l’operazione era stata avviata senza aver notificato alla Consob il documento informativo (white-paper) richiesto da Micar.
COSA NON TORNA DELLA MONETA VIRTUALE $CORONA
Il blocco della Consob è solo l’ultimo inciampo della valuta virtuale $CORONA, lanciata nella notte tra il 21 e il 22 febbraio. Decripto, sito verticale del settore, ha seguito da vicino la vicenda sottolineando la sussistenza di possibili movimenti sospetti da un wallet che aveva comprato 9.000 dollari di token qualche minuto prima del lancio ufficiale – quando cioè l’informazione non era di pubblico dominio – per poi rivenderli una volta che il valore è esploso. $CORONA nei giorni dopo è arrivata a una capitalizzazione di mercato che ha superato i 700.000 dollari per poi crollare a 100.000 dollari.
I PRECEDENTI DI FABRIZIO CORONA NEL MONDO DEGLI INVESTIMENTI
Ma la moneta virtuale era solo l’ultimo intervento di Fabrizio Corona nel mondo degli investimenti dai contorni dubbi. Prima era stato lanciato il Progetto Corona che, come raccontato su Fanpage.it, “usava come piattaforma di trading un sistema con base in un paradiso fiscale e non garantiva praticamente nulla”. A seguito delle inchieste giornalistiche Fabrizio Corona ha preso le distanze dall’operazione.
LE ALTRE MISURE DELLA CONSOB
Sono stati, inoltre, bloccati sei siti mediante i quali erano prestati servizi per le cripto-attività senza le autorizzazioni prescritte da Micar: “Spazio Finanziario” (sito internet www.spaziofinanziario.it e relative pagine www.clients.spaziofinanziario.com e www.trading.spaziofinanziario.com); “HTXcoin-az” (sito internet https://m.htxcoin-az.com); “Stock Credit Wallet” (sito internet https://stockcreditwallet.com); “Paycraftv.top”/”Paycraftn.top” (siti internet https://paycraftv.top e https://paycraftn.top) e “CoinBank Exchange” (sito internet https://coinbankexchange.icu).
La Consob ha oscurato i seguenti quattro siti di intermediazione finanziaria abusiva: “Capitalgates” (sito internet https://capitalgates.io); “Tux” (siti internet https://tuxitu.com e https://tuxamity.com) e “AquillaFX” (sito internet https://aquillafx.net e relativa pagina https://client.aquillafx.net). In tutto sono undici i siti oscurati questa settimana. Sale, così, a 1247 il numero totale dei siti bloccati dalla Consob a partire da quando, nel luglio 2019, l’Autorità è stata dotata del potere di ordinare l’oscuramento dei siti web degli intermediari finanziari abusivi.