Pensioni anticipate in caduta libera: -23% nei primi tre mesi del 2025. E le donne ricevono il 30% in meno

Meno pensioni anticipate e un gap crescente tra uomini e donne: la fotografia Inps del primo trimestre 2025 non lascia spazio a dubbi. Secondo i dati pubblicati dall’Istituto nazionale di previdenza, tra gennaio e marzo sono stati erogati 54.094 trattamenti pensionistici anticipati, con un netto calo del 23,09% rispetto allo stesso periodo del 2024. Un […] L'articolo Pensioni anticipate in caduta libera: -23% nei primi tre mesi del 2025. E le donne ricevono il 30% in meno proviene da Economy Magazine.

Apr 23, 2025 - 11:31
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Pensioni anticipate in caduta libera: -23% nei primi tre mesi del 2025. E le donne ricevono il 30% in meno

Meno pensioni anticipate e un gap crescente tra uomini e donne: la fotografia Inps del primo trimestre 2025 non lascia spazio a dubbi. Secondo i dati pubblicati dall’Istituto nazionale di previdenza, tra gennaio e marzo sono stati erogati 54.094 trattamenti pensionistici anticipati, con un netto calo del 23,09% rispetto allo stesso periodo del 2024. Un segnale chiaro che le nuove restrizioni all’uscita anticipata dal mondo del lavoro stanno avendo effetto.

Le pensioni anticipate nel settore privato e pubblico

Il calo ha colpito tutti i settori: tra i lavoratori del settore privato le pensioni anticipate si sono ridotte del 19,43% (26.683 assegni), mentre nel pubblico impiego si è registrato un crollo del 33,85%, con appena 8.014 pensioni liquidate. Un trend che riflette il rallentamento delle uscite dal lavoro prima del raggiungimento dei 67 anni previsti per la pensione di vecchiaia.

In totale, nel trimestre l’Inps ha liquidato 194.582 nuove pensioni, per un importo medio mensile di 1.237 euro, leggermente superiore alla media del 2024. Tuttavia, il dato aggregato nasconde grandi differenze tra le varie gestioni e categorie di lavoratori.

Gli importi medi delle pensioni: pubblico batte privato

I dipendenti pubblici restano i più “fortunati”: 16.791 pensioni per una media mensile di 2.172 euro, che salgono a 2.730 euro nel caso delle pensioni di vecchiaia. All’estremo opposto ci sono i parasubordinati, per i quali sono stati emessi 10.775 assegni con un importo medio di appena 320 euro mensili, anche a causa della giovane età della gestione previdenziale di riferimento.

Nel settore privato, le pensioni medie ammontano a 1.432 euro, ma le anticipate sfondano quota 2.200 euro. Gli autonomi, inclusi i parasubordinati, si fermano invece a 879 euro medi.

Pensioni e disparità di genere

Ma il dato più preoccupante riguarda la disparità di genere. Le donne ricevono in media 1.011 euro al mese, contro i 1.486 euro degli uomini, con un gap del 31,97% che è aumentato rispetto al 29,1% del 2024. Un segnale d’allarme che riflette carriere più discontinue e stipendi più bassi, e che pesa sull’equità del sistema previdenziale.

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