Oro, tendenza a breve termine o cambiamento strutturale? La view di Crédit Mutuel Am

A cura di Charlotte Peuron, Fund manager specializzata in metalli preziosi di Crédit Mutuel Asset Management L’oro ha registrato una tendenza al rialzo ben prima dell’insediamento del Presidente Trump. Le banche centrali, infatti, sono acquirenti netti da quindici anni consecutivi e, negli ultimi tre anni, gli acquisti netti hanno superato le 1.000 tonnellate annue (fonti:... Leggi tutto

Apr 22, 2025 - 10:15
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Oro, tendenza a breve termine o cambiamento strutturale? La view di Crédit Mutuel Am

A cura di Charlotte Peuron, Fund manager specializzata in metalli preziosi di Crédit Mutuel Asset Management

L’oro ha registrato una tendenza al rialzo ben prima dell’insediamento del Presidente Trump. Le banche centrali, infatti, sono acquirenti netti da quindici anni consecutivi e, negli ultimi tre anni, gli acquisti netti hanno superato le 1.000 tonnellate annue (fonti: Metals Focus, Refinitiv GFMS, World Gold Council, dati al 31/12/2024). Le banche centrali dei mercati emergenti hanno contribuito in modo significativo a questa dinamica con i loro sforzi di ridurre il peso del dollaro nei loro portafogli. Oggi, la politica dei dazi di Trump e i rischi politici ed economici che ne derivano (recessione, inflazione e rischi sistemici) hanno ulteriormente accelerato la tendenza.

Gli ETF sull’oro sono in crescita per l’undicesima settimana consecutiva e, per la prima volta, il metallo prezioso ha raggiunto quota 3.300 dollari l’oncia (Fonte: Bloomberg, dati al 16/04/2025). Riteniamo che l’oro continuerà a salire, visto il diffuso scetticismo sull’esito dei negoziati sui dazi, sul dollaro e, più in generale, sugli asset statunitensi. Con un +25% da inizio anno (fonte: Bloomberg, al 16/04/2025), il prezzo dell’oro dovrebbe rimanere su una traiettoria positiva.

Quali sono le implicazioni per le società minerarie aurifere?

 Sebbene il prezzo dell’oro incida direttamente su ricavi, redditività e valutazioni delle società minerarie aurifere, la correlazione non è perfetta. Tuttavia, quando il prezzo dell’oro cresce trimestre dopo trimestre e l’azienda riesce a mantenere sotto controllo i costi operativi, i margini di profitto possono aumentare.

Le società attive nel settore dei metalli preziosi generano flussi di cassa significativi che possono essere investiti nella crescita organica ed esterna, oltre che distribuiti agli azionisti. Con un rapporto prezzo/NAV attualmente pari a 1,1x (fonte: Scotiabank, a marzo 2025) per il settore minerario dei metalli preziosi (rispetto alla media decennale di 0,93x e al picco del 2015 di 1,7x), riteniamo che, data la domanda forte e sostenuta, sia ancora possibile una crescita di questo parametro, soprattutto per gli imprenditori nei metalli preziosi e i produttori più piccoli.