Omicidio Santo Romano, il killer minorenne condannato a 18 anni e otto mesi. La mamma della vittima: «La giustizia ha fallito, uno schifo»
Il giovane ha ucciso il 19enne con un colpo di pistola la notte tra l'1 e il 2 novembre dello scorso anno. La sentenza è stata contestata da amici e familiari all'esterno del tribunale per i minori di Napoli L'articolo Omicidio Santo Romano, il killer minorenne condannato a 18 anni e otto mesi. La mamma della vittima: «La giustizia ha fallito, uno schifo» proviene da Open.

Diciotto anni e otto mesi di reclusione. È la sentenza emessa nei confronti del minorenne che, nella notte tra l’1 e il 2 novembre dello scorso anno, ha ucciso con un colpo di pistola il 19enne Santo Romano a San Sebastiano al Vesuvio (Napoli). La decisione è stata presa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale dei minorenni del capoluogo campano all’esito del processo che si è concluso con la modalità del rito abbreviato. Il magistrato ha disposto una pena superiore alle richieste fatte dalla procura: il pm Ettore La Ragione aveva, infatti, proposto 17 anni di reclusione. Il minore rispondeva dell’omicidio di Romano, innescato da un piede pestato e da una scarpa sporcata, e del tentato omicidio di un suo amico. Reati aggravati dall’uso di una pistola illegalmente detenuta.
La rabbia dei familiari
Per la mamma del 19enne, Filomena Di Mare, con la sentenza di oggi – martedì 29 aprile – «la giustizia ha fallito di nuovo, è uno schifo», ha detto. «La giustizia fallisce, perciò i minori continuano a delinquere e ad ammazzare». Fin dal mattino, all’esterno del tribunale per i Minori di Napoli, in viale Colle Aminei, amici e parenti della vittima si sono radunati in attesa del verdetto. Tra loro anche la fidanzata di Romano, che ha lanciato un vero e proprio appello. «Vogliamo il sostegno anche di chi non ha perso un proprio caro, perché questa è una battaglia che non dobbiamo combattere soltanto noi», le parole della giovane. «Santo non c’è più, ci è stato strappato – ha detto ancora Simona, mentre intorno a se c’era chi urlava il proprio dissenso per questa sentenza – ma chi esce la sera, chi scende ancora in piazza, come me, come mio fratello, come mia sorella, è ancora in pericolo. Se lasciamo fuori individui del genere – ha sottolineato – e non consentiamo a queste persone di scontare una pena severa, che gli permetta di capire la gravità del reato e dello sbaglio che ha commesso, il danno che ha arrecato a tutti noi, purtroppo non ci sarà mai un cambiamento». E poi ancora: «Sapevo che la condanna non poteva essere molto alta per lo sconto della pena del rito abbreviato, eravamo coscienti di questo ma io mi aspettavo che gli dessero il massimo previsto. Adesso dobbiamo solo cercare di superare questa giornata, che è stata molto lunga e pesante, come fu per la prima udienza: ci abbiamo messo una settimana per riprenderci. Noi, però, – ha concluso la ragazza – non abbandoniamo la nostra battaglia, continueremo a portarla avanti con ancora più forza».
Foto copertina: ANSA / FACEBOOK/ SANTO ROMANO | Santo Romano, il ragazzo di 19 anni ucciso a San Sebastiano al Vesuvio, in una foto tratta dal suo profilo Facebook
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