Omicidio Fabrizio Piscitelli detto "Diabolik", condanna all'ergastolo per Calderon
L'imputato, all'anagrafe Gustavo Aleandro Musumeci, è stato condannato come autore materiale del raid che ha portato alla morte del capo ultrà della Lazio conosciuto come Diabolik. Il caso risale all'agosto del 2019 al Parco degli Acquedotti, nel quartiere Tuscolano, a Roma. A Calderon non è stato però riconosciuto il metodo mafioso

Ergastolo per Raul Esteban Calderon, il cittadino argentino la cui vera identità è quella di Gustavo Alejandro Musumeci, per l'omicidio di Fabrizio Piscitelli, l'ultras della Lazio e capo degli Irriducibili noto come Diabolik, ucciso con un colpo di pistola alla testa il 7 agosto del 2019 nel parco degli Acquedotti. I giudici della Terza Corte di Assise di Roma con la sentenza, arrivata dopo oltre cinque ore di camera di consiglio, non hanno riconosciuto però l’aggravante del metodo mafioso come chiesto invece dai pm Mario Palazzi, Rita Ceraso e Francesco Cascini. Calderon ha seguito la lettura del dispositivo in videocollegamento dal carcere di Larino rimanendo impassibile