Oltre 375mila posti di lavoro in più in Italia, cresce il settore privato
In Italia si registra una buona crescita del mercato del lavoro, con i dati dell’Inps pubblicati a marzo 2025 e relativi a dicembre 2024 che indicano un saldo annualizzato pari a 375mila posti di lavoro in più nel settore privato. A crescere sono soprattutto i contratti a tempo indeterminato, con anche le altre tipologie contrattuali

In Italia si registra una buona crescita del mercato del lavoro, con i dati dell’Inps pubblicati a marzo 2025 e relativi a dicembre 2024 che indicano un saldo annualizzato pari a 375mila posti di lavoro in più nel settore privato. A crescere sono soprattutto i contratti a tempo indeterminato, con anche le altre tipologie contrattuali che hanno evidenziato una variazione tendenziale positiva.
In Italia cresce soprattutto il lavoro privato
Così come evidenziato dall’Inps nel suo Osservatorio sul mercato del lavoro curato dal Coordinamento generale statistico attuariale, dalla Direzione centrale entrate e dalla Direzione centrale tecnologia informatica e innovazione, nel 2024 in Italia sono state registrare 8,1 milioni di assunzioni e 7,7 milioni le cessazioni, con 761mila contratti che sono stati trasformati da tempo determinato a indeterminato.
A spingere i buoni dati italiani alla fine di dicembre 2024, come detto, è stato soprattutto il settore privato. Il saldo annualizzato, che si ricorda è calcolato attraverso la differenza tra le assunzioni e le cessazioni nei 12 mesi precedenti, è pari a più 375mila posizioni lavorative, con la maggioranza dei contratti che risulta essere a tempo indeterminato (+315mila). Per ciò che attiene le altre tipologie contrattuali, la variazione tendenziale è minore, ma comunque positiva, con il dato sintetico che riferisce di +60mila rapporti di lavoro.
Calano i rapporti di lavoro agevolati
Entrando più nel dettaglio dei dati forniti dall’Inps, emergono alcuni aspetti che risentono, inevitabilmente, delle impostazioni governative date al mercato del lavoro. Non c’è da stupirsi, dunque, se nel 2024 si è assistito a una riduzione del 43% su base annua dei rapporti di lavoro incentivati, soprattutto per ciò che attiene i giovani e le donne. I dati indicano rispettivamente un meno 64% e un meno 21%.
Sul tema è necessario precisare che malgrado le misure di esonero contributivo per l’assunzione di lavoratori giovani e di sesso femminile siano state prorogate fino al 31 dicembre 2027, l’Italia è ancora in dell’autorizzazione da parte della Commissione europea. Si ricorda che per ciò che riguarda invece la misura nota come Decontribuzione Sud, questa ha cessato di esistere nella sua forma originaria il 31 dicembre 2024, con la nuova Legge di Bilancio che ha previsto un decalage degli incentivi fino al 2029.
Scendono le assunzioni in somministrazione
Un altro dato rilevante del mercato del lavoro italiano nel 2024 è quello relativo alle assunzioni in somministrazione. Malgrado un saldo annuale positivo a dicembre, pari a un incremento di 2mila posizioni, c’è da registrare che la discesa su base annua è stata del 6% dei contratti a tempo indeterminato e del 3% per quelli a termine.
Cresce anche il lavoro occasionale
Guardando ai rapporti di lavoro occasionali, l’Osservatorio dell’Inps evidenzia come il numero di lavoratori con questi contratti (CPO) sia cresciuto in Italia del 6% nel 2024 rispetto all’anno precedente. Il totale arriva dunque a 19mila, con un importo mensile lordo erogato di 288 euro.
Crescono, infine, anche i lavoratori pagati con il Libretto Famiglia, un più 2% nel 2024, con la remunerazione media che in questo è di 173 euro.