Gli italiani non hanno fiducia nell’economia, con il Covid andava meglio
Crolla in quasi ogni ambito la fiducia dei consumatori, che giudicano pessima in particolare la situazione economica del Paese: situazione più stabile per le imprese

La fiducia dei consumatori a marzo cala in quasi tutte le metriche, secondo l’ultimo rapporto Istat. Questo dato, misurato tramite un sondaggio, riflette cosa la popolazione pensi della situazione economica del Paese e delle proprie prospettive personali. Particolarmente duro il giudizio sull’economia italiana che, nonostante la crescita dell’occupazione, è vista di fatto in crisi.
Divise, invece, le imprese, le cui risposte riflettono un generale clima di sfiducia da parte del manifatturiero, appesantito dall’incertezza, dai dazi e dal prezzo dell’energia che fa calare profitti e produttività. Più ottimista invece il settore delle costruzioni.
Gli italiani hanno perso fiducia
L’Istat ha registrato un netto peggioramento del clima di fiducia dei consumatori italiani a marzo. Rispondendo ai questionari dell’Istituto, le famiglie hanno registrato un calo di 3,3 punti, da 98,8 a 95,0, dove 100 è rappresentato dal clima di fiducia del 2021, un periodo particolarmente complesso da analizzare a causa dei lockdown e della pandemia.
Il dato è scomposto in quattro “climi”, che riuniscono le categorie di domande in un indice comune:
- il clima economico rappresenta la fiducia nella situazione economica dell’Italia e passa da 100,2 a 93,2;
- il clima personale rappresenta i giudizi sulla condizione della propria famiglia e passa da 98,3 a 95,7;
- il clima corrente unisce i giudizi su famiglia e Paese a oggi e passa da 100,5 a 97,9;
- il clima futuro unisce i giudizi su famiglia e Paese per i prossimi mesi e passa da 96,6 a 91,1.
Gli italiani, quindi, pensano di stare peggio di come stavano nel 2021 in quasi ogni ambito. Stavano meglio durante la pandemia di Covid, insomma. Se si guardano i singoli dati, sono solo le possibilità di risparmio a esser chiaramente superiori, con disoccupazione e bilancio familiare che rimangono leggermente positivi. Tutte le altre metriche sono negative.
Duri i giudizi sull’Italia
I giudizi peggiori per quanto riguarda la fiducia dei consumatori sono quelli sull’economia italiana. Stando alle rilevazioni Istat, è evidente che a marzo l’opinione degli italiani è gravemente peggiorata anche rispetto alla media dei mesi precedenti su questo tema. Sull’attuale situazione economica, si passa dal -65,6 di febbraio, in linea con i mesi precedenti, a -73,3.
Anche le attese per il futuro registrano un crollo. Da -31,2, anche in questo caso un dato simile a quello dei mesi precedenti, si passa a -46,0. A livello personale invece, i cali sono più limitati, con la sola opportunità di acquistare beni durevoli che riporta un crollo di portata simile a quello dei giudizi sull’Italia (da -54 a -69).
La fiducia delle imprese
Istat ha misurato anche il clima di fiducia delle imprese, che invece si basa sugli ordini, sulle scorte, sull’andamento degli affari e sulle attese future. Anche in questo ambito regna però la sfiducia, anche se in maniera meno omogenea che tra i consumatori. Manifatturiero e servizi perdono punti (da 97,4 a 94,5 e da 86,9 a 86,0 rispettivamente).
Rimane grosso modo stabile il commercio al dettaglio, mentre cresce di poco la fiducia nel settore delle costruzioni. Il clima è pesantemente influenzato dai dazi doganali promessi dagli Stati Uniti e dalla situazione di incertezza comportata dai continui cambiamenti di strategia del presidente americano Donald Trump in questo ambito.